L’impegno del Progetto Policoro nella Chiesa accanto ai giovani e ai territori è stato nel tempo sostenuto ed incoraggiato dai diversi Pontefici.
Il 25 aprile del 2012 Papa Benedetto XVI ha rivolto un saluto durante l’Udienza Generale in piazza San Pietro ai partecipanti al corso nazionale del Progetto Policoro: “Saluto i partecipanti al corso «Progetto Policoro» e faccio voti che esso, alla luce dei valori evangelici, possa sostenere quanti si adoperano in favore delle problematiche lavorative delle giovani generazioni”.
È però con Papa Francesco che il legame si è intensificato. Il Santo Padre ha citato il Progetto Policoro durante la sua visita pastorale nella Diocesi calabrese di Cassano all’Jonio nel 2014: “Un segno concreto di speranza è il Progetto Policoro, per i giovani che vogliono mettersi in gioco e creare possibilità lavorative per sé e per gli altri. Voi, cari giovani, non lasciatevi rubare la speranza! L’ho detto tante volte e lo ripeto una volta in più: non lasciatevi rubare la speranza! Adorando Gesù nei vostri cuori e rimanendo uniti a Lui saprete opporvi al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello”.
Ha poi ricevuto una delegazione di giovani animatori ed animatrici di comunità in due occasioni più recenti: il 14 dicembre 2015 nell’aula Paolo VI durante le celebrazioni per i 20 anni del Progetto Policoro e il 5 giugno 2021 nella Sala Clementina per i 25 anni.
Nel corso di quest’ultimo incontro Papa Francesco ha consegnato agli Adc quattro parole chiave che sono diventate direttrici e guida dell’azione di formazione e di animazione del Progetto stesso: Animare nel senso di dare un’anima all’economia, Abitare le relazioni e i territori, Appassionarsi per essere a servizio della vita delle persone, Accompagnare come segno della Chiesa che sa prendere per mano.
Il 18 marzo del 2023 infine una nuova occasione d’incontro è stata offerta agli animatori e alle animatrici di comunità senior impegnati nel percorso di formazione all’impegno socio-politico, i quali sempre nella Sala Clementina hanno ricevuto da Papa Francesco l’invito a percorrere i sentieri della tenerezza e della fecondità, nell’ottica di avviare processi piuttosto che occupare spazi.