Il 22 dicembre 1947, con 453 voti favorevoli e 62 contrari, dopo 170 sedute, l’Assemblea costituente approvava la Costituzione repubblicana, che entrerà poi in vigore il 1° gennaio 1948. Se è vero che, come canta Francesco De Gregori, “la storia siamo noi, nessuno si senta offeso” questo è il documento non solo degli italiani di ieri, ma che invita alla partecipazione i cittadini di oggi e quelli che verranno. Il 2 e il 3 marzo, gli Animatori Senior del Progetto Policoro, si sono incontrati a Roma in occasione della formazione in presenza del percorso all’impegno socio – politico, che quest’anno ha come tema “La partecipazione balsamo della democrazia” per riflettere sui temi cari alla Costituzione, provando a capire se quelle pagine sono ancora attuali e quanto si attribuisca loro la giusta rilevanza. Usando come spunto di riflessione i due discorsi di insediamento pronunciati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli Animatori hanno lavorato sul concetto di democrazia che richiama necessariamente tre atteggiamenti: la rimozione degli ostacoli ovvero le disuguaglianze, i pregiudizi, la corruzione; la chiamata a raccolta di tutte le energie come i giovani, le imprese, la pubblica amministrazione; la politica è il riconoscere la dignità dell’altro dando la giusta rilevanza alle categorie che rischiano l’esclusione come i giovani con la loro capacità di critica e indignazione, le donne, i migranti, i poveri e i fragili.
Due gli eventi significativi che hanno arricchito le giornate, la visita al colle più alto di Roma che ospita la “casa di tutti gli italiani” il Palazzo del Quirinale e l’incontro con Imma Carpiniello della cooperativa sociale Lazzarelle, di sole donne, nata nel 2010 e che si occupa della produzione di caffè artigianale, secondo l’antica tradizione napoletana, all’interno del più grande carcere femminile di Pozzuoli – Napoli. Nella cooperativa le donne detenute vogliono essere protagoniste attive del loro cambiamento, perché come insegna Simone de Beauvoir «donne non si nasce si diventa». “Il carcere infantilizza” ha sottolineato nel suo racconto Imma Carpiniello, portando alla giusta domanda provocatoria se anche gli ambienti dove ci troviamo, politica, lavoro, modelli di comunità cristiana portano all’infantilizzazione dell’individuo: quando il tutto è deciso da altri. Partendo quindi da questo campanello di allarme, come è possibile de-infantilizzare i nostri ambienti? Iniziando dall’essere responsabili nel proprio ruolo, smontando il principio del “capro espiatorio”, attivandosi a vicenda e condividendo la volontà nel risolvere i problemi. Le Lazzarelle, quindi, sono una delle risposte all’ambiente che infantilizza e spegne facendo emergere l’importanza della non rassegnazione e, non da ultimo, un esempio di partecipazione.
Perché la partecipazione è vera se si traduce in condivisione di responsabilità, la responsabilità senza partecipazione perde la sua ragione d’essere, come l’atleta che si allena e poi non partecipa alla competizione.
Una due giorni di formazione quindi che necessariamente ha fatto da volano al cammino verso Trieste in vista della 50° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, alla quale molti Animatori Senior parteciperanno come delegati per le proprie diocesi. “Al cuore della democrazia” tema della Settimana Sociale, risponde a un desiderio profondo: vivere insieme per scelta e non per costrizione.
Ilaria Perduca
diocesi di Iglesias