In questi giorni si sta svolgendo il 45° Corso di Formazione Nazionale del Progetto Policoro a Frascati (Roma), presso il Centro Giovanni XXIII.
Sono presenti tutti gli Animatori e le Animatrici di Comunità che operano nelle 139 Diocesi italiane aderenti.
Tema di questi giorni è “A due a due, per tessere trame di Comunità” che, aprendo con il versetto tratto dal Vangelo di Luca (Lc 10,1), si innesta nel cammino formativo dell’anno iniziato ad Assisi nel dicembre 2023 e che ha come verbo “Animare”.
Su questa pagina aggiorneremo, di volta in volta, la cronaca degli interventi, delle testimonianze che costelleranno questi giorni insieme. Come sempre, anche la pagina Facebook e il profilo Instagam saranno luoghi da animare, in cui racconteremo dettagli e retroscena del nostro percorso.
Il racconto, giorno per giorno
3° giorno – Sabato 11 maggio
“PRIMA DITE: PACE A QUESTA CASA!”
La trama dell’animazione di comunità
Lectio a cura di don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali ed il Lavoro – CEI
2° giorno – Venerdì 10 maggio
COOPERATIVA AGRICOLA CAPODARCO
Un esempio virtuoso di comunità
“NON PORTARE BORSA, NE’ SACCA NE’ SANDALI”
Essere fondamentali per raggiungere l’essenziale
Lectio a cura di don Riccardo Pincerato, Responsabile del Servizio per la Pastorale Giovanile -CEI
“Non portare borsa, né sacca, né sandali… essere fondamentali per raggiungere l’essenziale.” Questo è stato il tema della lectio che ha inaugurato il secondo giorno di formazione. Il momento di preghiera, condotto da Don Riccardo Pincerato, Responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, ha offerto agli animatori l’opportunità di avvertire intensamente la presenza del Signore e di riflettere sulla loro missione. “Nella nostra vita, l’essenziale comprende il nostro corpo, la memoria, le relazioni e la voce”, ha detto don Riccardo, che ha poi aggiunto: “oggi siamo qui uniti con questi strumenti: attraverso il nostro corpo, diamo voce alla Parola di Dio”. Partendo dalla propria esperienza personale, Don Riccardo ha evocato l’inizio della sua vocazione, quando a 14 anni comprese il desiderio di diventare prete: “Da bambino, non accettavo il mio corpo ‘in sovrappeso’; durante l’estate, trovavo conforto lavorando nell’impresa di famiglia. Quell’anno, partecipai a un campo estivo: in un prato, sotto un cielo stellato e un versetto degli Atti degli Apostoli, fui profondamente toccato da quelle parole. Prete. Desideravo diventare prete; lì scoprii l’essenziale.” Dopo un momento di ‘silenzio’, gli animatori sono stati invitati a meditare su una domanda: quando hai vissuto l’essenziale nella tua vita? “La nostra storia- ha detto don Riccardo- è tessuta di relazioni e deve essere interpretata alla luce della Parola. Se ci limitiamo a guardare solo la superficie del passo di Luca (10, 3-4), potremmo pensare di non incontrare il Signore. ‘Andate, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi’: questa espressione richiama la vita di Gesù, il primo inviato dal Padre nella storia. Si è incarnato per annunciare la Parola di Dio, affrontando la morte. Ciò ci invita a riconoscere la nostra umanità, fatta di corpi e sentimenti, inseriti in una relazione che ci spinge a ‘umanizzare l’umano’”. Cosa significa, per gli AdC di Policoro andare incontro all’umano? “Significa non avere paura, saper instaurare relazioni con gli altri e accogliere anche i legami più complessi”. Don Riccardo, infine, ha esortato a ‘non portare borse, né sacca né sandali’, a essere poveri ma non miseri, liberi e focalizzati sulla propria vocazione al servizio.
1° giorno – Giovedì 9 maggio
“CREARE COMUNITA’: DESIDERIO, MISSIONE, STRUMENTI”
La ricetta del professor Flaviano Zandonai
Il professor Flaviano Zandonai, esperto di innovazione sociale e mutualismo, è stato il relatore della prima sessione plenaria. Durante la sua presentazione dal titolo “Creare comunità: desiderio, missione, strumenti”, Zandonai ha sottolineato l’importanza di strumenti pratici e teorici per la creazione e gestione di imprese sociali di comunità, evidenziando come le organizzazioni non profit possano operare efficacemente nei sistemi di welfare, producendo beni che promuovono la coesione sociale attraverso processi di inclusione e sviluppo locale. Per mantenere il senso di comunione e comunità, il relatore ha ricordato l’importanza di lavorare sugli elementi di equilibrio: “è necessario combinare coesione e apertura, riconoscendo che le comunità si trovano a metà strada tra il top-down e il bottom-up. Inoltre, è essenziale comprendere che il movimento e le istituzioni devono convivere all’interno della comunità stessa”. Attraverso l’innovazione sociale Zandonai ha infine indicato una nuova prospettiva, dimostrando come le comunità possano diventare attori economici capaci di gestire catene di produzione del valore. Creare comunità, dunque, non è solo un desiderio o una missione, ma un processo attivo che richiede strumenti adeguati, impegno e una visione condivisa per il futuro.
ANIMARE LA COMUNITA’ PARTENDO DALLE RELAZIONI
Il saluto di don Ivan Licinio, Coordinatore del Progetto Policoro
Nell’introduzione alla formazione, don Ivan Licinio, Coordinatore del Progetto Policoro, ha citato le parole del messaggio di Papa Francesco agli animatori di comunità nel 2021. Il Pontefice ha evidenziato il ruolo fondamentale degli “animatori di comunità”, sottolineando l’importanza di animare le comunità internamente attraverso un impegno costante nel costruire relazioni e promuovere una solidarietà umana. Don Ivan ha spiegato che tessere una trama richiede pazienza, attenzione e impegno, «qualità che contraddistinguono gli animatori del Progetto Policoro e che consentono di mantenere salda la propria identità. C’è sempre – ha aggiunto don Ivan – nella nostra vita una misteriosa coerenza, un filo conduttore, una trama che noi chiamiamo vocazione e che il mondo chiama destino. Dobbiamo saperla riconoscere in noi stessi e nei giovani che incontriamo e soprattutto dobbiamo avere il coraggio di non tradirla per rimanere fedeli a noi stessi e alla nostra missione». Se da un lato gli AdC di Progetto Policoro sono abili nel creare connessioni, dall’altro devono disporre degli strumenti necessari per diventare veri tessitori di comunità. Sarà su questi aspetti tecnici che si concentrerà la seconda fase del piano formativo del 2024.
45° CORSO NAZIONALE DI FORMAZIONE DEL PROGETTO POLICORO
“A due a due per tessere trame di Comunità”
Il 45° corso Nazionale di Formazione del Progetto Policoro, intitolato “A due a due per tessere trame di Comunità”, è iniziato oggi a Frascati. La prima giornata è stata aperta da Mons. Stefano Russo, Vescovo di Velletri-Segni e Frascati. Ha affermato: “Il Signore ci manda a due a due, ma cosa significa questa affermazione? L’importanza di andare a due a due emerge nell’immagine dell’ultima cena, quando Gesù compie un gesto significativo che serve da monito per i discepoli: lava i piedi. Questo rappresenta il significato di stare insieme: amarsi reciprocamente come ha fatto Gesù.” Per Mons. Russo, il Progetto Policoro incarna lo spirito di servizio del Vangelo: “Spesso gli animatori non comprendono il proprio ruolo; tuttavia, se c’è questo spirito di servizio, le risposte verranno trovate insieme”.