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PARTECIPat(t)ivi, Cittadinanza attiva e qualità della democrazia

È stato questo l’argomento trattato nell’ incontro, svoltosi on-line giorno 7 ottobre, del percorso di formazione all’impegno socio-politico proposto agli Animatori Senior del Progetto Policoro.

Relatore dell’incontro è stato il dott. Gregorio Arena, già professore ordinario di Diritto amministrativo e fondatore nonché attuale presidente di Labsus.

“Partecipazione” è stata la parola più volte pronunciata dal Relatore, che l’ha definita come il cuore della democrazia: cittadini si diventa vivendo nella Comunità.

L’Italia sta vivendo una forte crisi della democrazia rappresentativa causata dal disprezzo verso le Istituzioni ed i Partiti Politici. Il fenomeno purtroppo sempre più frequente è quello della “cittadinanza rifiutata”: 17 milioni di nostri concittadini rinuncia ad esercitare la cittadinanza, rimanendo volutamente estranei a tutto ciò che esula dai loro bisogni. La politica viene quindi considerata come incapace di soddisfare i propri bisogni.

L’art.118 della nostra Costituzione, all’ultimo comma dispone che “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”: è questo il dettato costituzionale che esprime la preziosa forma di democrazia partecipativa in cui i cittadini prendono iniziativa e vengono coinvolti nelle decisioni che li riguardano.

Si inserisce qui l’esperienza di Labsus – laboratorio per la sussidiarietà, promotore della cittadinanza attiva per la cura dei beni comuni tramite Patti di collaborazione: strumenti pubblici (ciò consente a chi lo desideri di potersi aggiungere) di semplice redazione che sigillano l’alleanza tra i cittadini e le amministrazioni. Tali strumenti danno vita a percorsi di amministrazione condivisa in cui cittadini, associazioni ed amministrazioni “concordano assieme” soluzioni.

I Patti di collaborazione (il cui regolamento è stato già adottato da circa 300 città italiane) non sono solo strumenti per la cura di un bene pubblico. “I Patti fanno comunità, rafforzano legami, rappresentano un’antidoto alla solitudine, sono incubatori di fiducia reciproca” sostiene il Dott. Arena.

Conclude l’incontro Don Bruno Bignami esprimendo la necessità di avvicinare i cittadini ai luoghi in cui vivono per farli sentire parte integrante. Al cuore della partecipazione devono esserci fiducia e speranza che nascono dal basso, dalla capacità di pensare noi stessi a “possibilità inedite”. Essere generativi e mai rassegnarsi al degrado!

                                                                                                                                                 Giovanni Antonino Casano – Diocesi di Mazara del Vallo