Si è conclusa domenica 15 giugno la formazione estiva dei ragazzi del Progetto Policoro dellAbruzzo e del Molise. Ad accoglierli questanno, Pianoro, una ridente cittadina tra gli Appennini bolognesi. Oltre ai partecipanti dellEmilia Romagna, non sono mancati allappuntamento gli animatori del Lazio e delle Marche.
In tre giorni, dal 13 al 15 giugno, si è riflettuto sull impegno sociale e politico del cristiano di oggi sullesempio di Giuseppe Dossetti. Ad introdurre i lavori della prima giornata, Claudio Gessi, coordinatore regionale del Progetto Policoro del Lazio e Don Antonio Moro, responsabile della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Rimini.
Ma chi è Giuseppe Dossetti? Uomo di grande fede, don Giuseppe aveva uno sguardo lungo ed un cuore cristiano che emergeva forte anche dalle sue azioni politiche. Di origine genovese, laureatosi in giurisprudenza a soli 21 anni, ben presto fu chiamato a Milano per insegnare allUniversità Cattolica. Padre costituente, nel 1959 Dossetti abbandona la politica ed indossa il saio. Sceglie di stabilirsi a Monte Sole in provincia di Bologna, una terra che nel 1944, subì leccidio di oltre settecento morti. Professore, studioso, politico, asceta, monaco, leredità di Giuseppe Dossetti non si può ignorare. Attuale il suo pensiero:Lascolto della Parola di Dio arricchisce luomo nella sensibilità, nellintuito, nel gusto e nella sapienza. Essa inoltre è un tuttuno con lEucarestia. Insieme danno vita ad un soggetto nuovo, la comunità, ed è per il bene di essa che luomo può adoperarsi. E proprio rifacendosi alle idee di Dossetti che un giovane politico, Gabriele Torricelli, ha inaugurato il primo giorno di formazione insieme ai trenta delegati regionali del Progetto Policoro. Consigliere presso il comune di Casalgrande in provincia di Reggio Emilia, in passato una breve esperienza lavorativa presso la regione Emilia Romagna e la Camera dei Deputati, non ha fatto mistero del periodo buio che la politica italiana sta attraversando nellultimo decennio. Torricelli ha sottolineato che ciò non può suscitare disinteresse, come tuttora sta accadendo, ma al contrario è importante che i giovani tornino a confrontarsi ed a mettersi in gioco per il bene comune. Nel pomeriggio di sabato, la formazione si è spostata nel sacrario di Monte Sole dove oltre ad ascoltare la testimonianza di un sopravvissuto alla strage di Marzabotto, si è fatto visita alla tomba di Giuseppe Dossetti.
I tre giorni si sono conclusi a Bologna presso la parrocchia S. Teresa del Bambino Gesù. Ad incontrare gli animatori, don Emanuele Nadalini che ha messo in luce gli aspetti più profondi della spiritualità di Dossetti. Significativo il suo ricordo:Don Giuseppe è stato un uomo che si è lasciato illuminare dal mistero di Cristo e della Chiesa. Da questo ha saputo trarre forza per il suo camminare nelle vie della storia incontro alla verità. Con queste parole, piene di speranza, gli animatori del progetto Policoro sono tornati nelle loro diocesi, ancora una volta con una energia rinnovata e sicuri che lannuncio che ogni giorno portano è quello giusto.
Cristian Iannarelli