Nasce a Matera la cooperativa sociale Maecenatis – Arch. Beniamino Contini, nuovo gesto concreto del Progetto Policoro nella Diocesi di Matera – Irsina. Il 15 settembre alle ore 19:00, con una semplice e breve cerimonia di inaugurazione, a un anno dalla scomparsa dellArchitetto Beniamino Contini il suo studio di architettura ed arte in Via Bruno Buozzi ritornerà operativo.
Il progetto è la naturale prosecuzione dellesperienza decennale dellomonima Associazione fondata dallArch., esperto di arte e insigne curatore di mostre, coadiuvato da alcuni giovani; lAssociazione, difatti matrice dellattuale Cooperativa, ha curato innumerevoli eventi culturali e ha promosso vari artisti del calibro nazionale ed internazionale ma anche giovani artisti locali. Nel solco tracciato dallArchitetto Contini, la Cooperativa ha per oggetto prevalente lintervento nellambito dei beni culturali, della tutela e valorizzazione dei beni di interesse storico-artistico, compresi quelli ecclesiastici, della tutela dellambiente, dei diritti civili, della promozione della cultura e dellarte, della formazione.
La finalità della Cooperativa di creare occupazione e generare così economia per il territorio, si inserisce nellesperienza maturata da alcuni soci e dallArch. Contini nellambito del Progetto Policoro della CEI. Mino Contini è stato tra il 2000 e il 2003 anche Presidente dellAssociazione Solidarte, primo gesto concreto del Progetto Policoro nella Diocesi di Matera Irsina. LAss. Solidarte ha iniziato la sua attività curando un progetto di apertura, fruizione e valorizzazione delle Chiese del centro storico di Matera. LArch. Contini è stato anche il progettista e direttore dei lavori di riqualificazione dellInformagiovani Incentro di Via Ridola, sede delle prime attività dellAss. Solidarte in qualità di Animatore di Comunità del Progetto Policoro ed oggi sede legale della Coop. Il Sicomoro. Infatti, nel 2002 dallAss. Solidarte è nata la Coop. Il Sicomoro che oggi è uno dei soci fondatori della Coop. Maecenatis Arch. Beniamino Contini. Nellottica di questa impostazione la Cooperativa intende realizzare la tutela dei beni culturali in maniera attiva, non interpretata come mera conservazione. Il concetto medesimo di bene culturale deve essere rivisitato, per sottrarlo a una dimensione puramente patrimoniale che ne svilisce le potenzialità al fine di garantire a tutti laccesso alla conoscenza.
Luca Iacovone