29 Marzo 2012
Share

ACI, un Laboratorio per il bene comune

Su iniziativa del settore adulti di Azione Cattolica, unitamente alla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, nella nuova sede ACI, da poco inaugurata dal’arcivescovo, sita in Rossano alla Via S. Bartolomeo 94, il 18 febbraio scorso si è tenuto il primo incontro del Laboratorio Bene Comune, con a tema TERRITORIO E LAVORO.

 
La riunione, presieduta dal presidente diocesano Antonio Romano, e coordinata da Igino Romano e Achiropita Calarota, responsabili del settore adulti, ha visto la partecipazione di Don Clemente Caruso (direttore Ufficio diocesano Pastorale sociale e del lavoro), Gino Vulcano (referente Coldiretti zonale), Vincenzo Casciaro (della CGIL area urbana), Stefania Lombisani (per il progetto Policoro), Nuccia Mingrone (Gioc), Antonio Capano (Ufficio diocesano Comunicazioni sociali), Rosa Vennari (Giuristi Cattolici e Ac), Angela Stella (della Caritas Diocesana), Franco Caruso (Movimento lavoratori AC). Contributi sono stati inviati dalle ACLI di Cosenza e dal direttore del Centro per l’Impiego di Rossano. Hanno dato il loro assenso all’iniziativa, anche se non presenti, la CISL, il Presidente Imprenditori rossanesi, oltre ovviamente al direttore dell’Ufficio diocesano per la Cultura Mons. Franco Milito.
Il laboratorio propone di creare una rete di collegamento tra l’associazionismo ecclesiale e soggetti organizzati impegnati sul tema del lavoro, da leggere nel nostro territorio in relazione alle sue implicazioni sociali, etiche e legali. Gli obiettivi sono quelli di: accompagnare e formare le persone favorendo l’orientamento; agevolare la diffusione di buone prassi; sviluppare sensibilità del lavoro come valore ed elaborare un percorso comune che porti i partecipanti ad una azione collegiale. Dalla discussione, ampia e articolata, è venuta fuori la positività dell’iniziativa: tante le convergenze possibili, anche per il credito che la chiesa diocesana ha maturato data la forte azione di denuncia del suo Arcivescovo in settori emergenti dell’accoglienza e del lavoro. Una cartella con materiale utile sul tema è stata offerta ai partecipanti.
La sintesi essenziale del dibattito può cosi riassumersi: necessità di forte denuncia sulla problematica; formazione ad arti e mestieri e progettualità urgente e necessaria specie in agricoltura (agro-asilo, alimentare, ambiente); certificazione Etica per le imprese, commercio ecc.; formazione alla cultura ed al valore del lavoro specie giovanile; forma di finanziamento e cultura d’impresa; forte attenzione alla persona del lavoratore (dignità e compartecipazione); lavoro solidaristico; rete tra le associazione ecclesiali e non; aiuto alla Chiesa per educare alla spiritualità del lavoro.
L’incontro si è chiuso con l’impegno di ampliare la lettura del territorio mediante la raccolta di dati ufficiali presso la Commissione regionale emersione lavoro. Nel prossimo appuntamento l’approfondimento di quanto già emerso, con conseguenti proposte concrete. (A.R.)