29 Marzo 2012
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Primo incontro dei gesti concreti della Diocesi di Nicosia

Un sole primaverile ha sorriso favorevolmente alla giornata di spiritualità organizzata dal Progetto Policoro per incontrare i ‘gesti concreti’, cioè i giovani che ha seguito in questi anni e quelli che sta per accompagnare nello start-up d’impresa.

 
Insieme al Vescovo, all’equipe di Pastorale sociale e del lavoro, ai professionisti volontari che hanno offerto con generosità la loro competenza ed esperienza, giorno 18 Marzo presso la Cooperativa Sociale “Emmaus” di P. Orazio a Nicosia, il Tutor (Sandro Mauro) e le Animatrici di Comunità del Progetto Policoro (Marzia Carrubba e Milena Barbagallo) si sono ritrovati a vivere un momento formativo molto importante e indicativo per la nostra Diocesi. È la prima volta infatti che tutti i ‘gesti concreti’ (cioè le imprese nate e accompagnate dal progetto) hanno avuto modo di conoscersi personalmente, sperimentando la bellezza della familiarità e della radice che accomuna il loro percorso lavorativo e di vita.
 
                                                
                                                               Il gruppo dei giovani imprenditori con il Vescovo, l’équipe, il tutor e gli AdC

 
Dopo una breve visita nella fattoria sociale e le presentazioni generali, si sono formati due gruppi di discussione e confronto: uno con le imprese già avviate e un altro con quelle in procinto di iniziare la loro avventura. Al loro interno, grazie al supporto e alla preziosa consulenza dei professionisti volontari (dott. N. Costa e prof. F. Costanzo), i giovani hanno avuto modo di raccontare la propria storia lavorativa, di presentare agli altri la propria idea di impresa, di studiare le soluzioni più adatte alle piccole-grandi difficoltà incontrate sia nell’avviamento come nella gestione della propria attività, di chiarirsi meglio dubbi e perplessità su nuovi finanziamenti, iter burocratici e quant’altro di utile per incoraggiarsi o rimotivarsi sulla scelta dell’autoimprenditorialità.
Nulla di teorico o cattedratico, dunque, ma un incontro di spiritualità che ha voluto radicarsi nella concretezza e nell’urgenza di offrire strumenti utili ai progetti di speranza manifestati. Anche la traccia di riflessione che il nostro Vescovo ha voluto lasciare ai presenti, in prospettiva della festa di S. Giuseppe dell’indomani, è stata preziosa e importante per la completezza della giornata. Spiritualizzare un lavoro che sembra lasciarsi inghiottire dalle logiche di mercato, recuperando il valore della persona, del servizio, dell’interdipendenza, dell’utilità comune; rimodulare i tempi del ‘riposo’ dalle attività come spazio per coltivare i propri affetti: questo rende un lavoro veramente degno dell’uomo.
E su questa prospettiva lo stesso Progetto Policoro si impegnerà ad incamminarsi nella nostra Diocesi, continuando a farsi promotore di una cultura ‘altra’ e testimoniando l’amicizia di una Chiesa che desidera essere per i giovani compagna di strada.