24 Giugno 2010
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Mesi di Fermento Culturale per la Diocesi di Caltagirone

Dopo il Seminario di Studi su “Sviluppo locale e Bene Comune”, svoltosi a Caltagirone, il 30 gennaio del corrente anno, e che ha visto una numerosa partecipazione di cittadini e di rappresentanti istituzionali e del mondo del lavoro, la Diocesi di Caltagirone ha avuto l’opportunità di vivere altri due importanti eventi:

 
 
 
1. “Con la gente del Vallo di Noto per il Bene Comune”:
– “La sicurezza nel lavoro: sicuri di essere sicuri”: Teatro sociale – Avvio progetto “Elmettilo” (09 febbraio)
– Marcia della Pace (15 Febbraio).
2. Convegno “SENZA PREGIUDIZI, NE PRECONCETTI, per gli ideali di giustizia e di libertà nella loro interezza”, in memoria del novantesimo anniversario dell’ “appello ai liberi e forti”, in vista della celebrazione della 46ª SETTIMANE SOCIALI DEI CATTOLICI ITALIANI (27 febbraio).
Il primo evento è nato dall’impegno dell’Azione Cattolica della diocesi di Caltagirone che, da sempre sensibile ai temi del sociale per cogliere “l’uomo in situazione”, ha voluto proporre una efficace riflessione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita quotidiana. La scelta del tema è stata dettata dai noti eventi accaduti nel corso del 2008 in particolare nella città di Mineo.
In collaborazione con la Diocesi di Siracusa, Noto, Ragusa e Caltagirone l’AC diocesana ha organizzato l’annuale “Settimana Sociale” svoltasi dal 9 al 15 febbraio 2009, che ha avuto come tema “ Con la gente del Vallo di Noto per il Bene Comune”. L’Azione Cattolica da sempre stimola e propone sia ai propri aderenti che a tutti i cittadini di accogliere l’uomo in situazione attraverso la modalità delle settimane sociali.
Quest’anno si è pensato di mettere in comune la riflessione, coinvolgendo le quattro diocesi attigue che oggi ben rappresentano l’antico Vallo di Noto, nella convinzione che è necessario pensare ad uno sviluppo che non può essere solo economico, ma deve essere basato su un autentico rinnovamento della società, nei suoi modi di pensare e di affrontare i temi cruciali che oggi sollecitano la nostra coscienza. Ogni diocesi ha proposto alla cittadinanza un tema da affrontare pubblicamente durante la settimana: Diocesi di Caltagirone: “La sicurezza nel lavoro: sicuri di essere sicuri”, Diocesi di Siracusa: “L’ambiente: terra e odori”, Diocesi di Ragusa: “Un nuovo stile per lo sviluppo solidale”, Diocesi di Noto: “L’immigrazione: persone che guardano il mare”.
Nella nostra diocesi è stato attuato il “Progetto Elmettilo” proposto a livello nazionale, sensibilizzando gli alunni al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e incrementando la percezione del rischio e fornendo concetti generali. Gli studenti sono stati invitati a partecipare ad un concorso “riempiendo di colore” gli elmetti da lavoro.
L’avvio della settimana sociale è stato dato proprio a Caltagirone giorno 9 Febbraio presso il Seminario Estivo alle ore 19.00. In quella occasione gli operatori dell’associazione “Nemo profeta” hanno interagito con gli studenti e gli intervenuti in sala attraverso la modalità del “Teatro Sociale”. Alcuni giovani delle nostre parrocchie preparati dagli operatori dell’associazione suddetta, hanno presentato la simulazione un incidente. Gli operatori in maniera interattiva hanno reso l’assemblea protagonista, suscitando sollecitazioni e riflessioni sul tema della sicurezza, contribuendo, con questa iniziativa, a far maturare la consapevolezza che la sicurezza non è solo una norma, ma una cultura nuova da acquisire per una migliore qualità della vita in tutti gli ambiti.
La settimana sociale si è conclusa con La Festa della Pace, il cui slogan quest’anno è stato “La Pace conviene”. Le iniziative correlate alla festa della pace sono state due: La prima legata alla settimana sociale, nella quale anche ai ragazzi è stata proposta la creazione di un elmetto da lavoro da colorare. La seconda è stata l’iniziativa di solidarietà, in collaborazione con le botteghe del commercio “EQUO-SOLIDALE”: è stata allestita una esposizione di prodotti del Mercato Equo-Solidale e un mercatino, ed i vari settori, con le modalità specifiche per le diverse fasce di età, hanno riflettuto sul tema del Commercio Equo e Solidale.
 
Il Convegno “SENZA PREGIUDIZI, NE PRECONCETTI, per gli ideali di giustizia e di libertà nella loro interezza”, organizzato dal Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani e dalla Diocesi di Caltagirone, che si è svolto, il 27 febbraio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, presso Hotel Villa Sturzo, ha visto una partecipazione numerosa di cittadini, cariche ecclesiali e istituzionali, rappresentanti di varie realtà siciliane, e degli stessi animatori di Sicilia.
A partire dall’appello di don Luigi Sturzo “Ai liberi e ai forti” – «A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi della patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia e di libertà … » (Roma, 18 Gennaio 1919) – e consapevoli che la storia non si ripete e di essere chiamati alla responsabilità da «cose nuove», trovandoci ancora una volta immersi in grandi cambiamenti ed in gravi difficoltà, ci si è interrogati sul valore della esperienza che queste parole ricapitolarono e rilanciarono, e sul pensiero e l’opera di don Luigi Sturzo.
Il Convegno, moderato da Edoardo Patriarca (Segretario del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani), dopo i saluti di mons. Vincenzo Manzella, Vescovo di Caltagirone e l’introduzione di mons. Arrigo Miglio, Vescovo di Ivrea (Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Conferenza Episcopale Italiana; Presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani), è stato aperto dalla proiezione di un video documentario sulla vita e l’impegno politico di Sturzo; la relazione sul tema “Il significato spirituale del pensiero, dell’opera e della vita di don Luigi Sturzo” è stata curata da don Massimo Naro (Ordinario di Teologia Dogmatica, Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista), la relazione sul tema “Il pensiero educativo e sociale di don Luigi Sturzo” è stata curata da Giuseppe De Rita (Segretario Generale del Censis), la relazione sul tema “Il pensiero politico di don Luigi Sturzo” è stata curata da Dario Antiseri (Ordinario di Metodologia delle Scienze Sociali, LUISS “Guido Carli”), ed infine le conclusioni sono state tratte da Luca Diotallevi (Vice Presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani).
 
Le tre esperienze vissute in diocesi hanno coinvolto il Progetto Policoro diocesano in maniera diversa, la prima nella qualità di organizzatore e le altre due nella qualità di collaboratore. Tutte le esperienze, comunque, ci hanno fatto respirare un aria di movimento culturale, tipico dell’agorà. Si è trattato di momenti veramente partecipati dai quali è stato possibile trarre degli importanti spunti di riflessione:
– il bene comune alla base di ogni politica di sviluppo locale;
– la sicurezza sul lavoro come responsabilità di tutti: dal lavoratore, al tecnico, al datore di lavoro, al controllore, al politico di turno;
– l’esempio di Sturzo come riflessione profonda sull’importanza dell’impegno dei cristiani anche in politica.
Possiamo dire che la nostra diocesi è in questo momento un fiume in piena di stimoli e di riflessioni, che speriamo possano prendere forma per divenire impegno, esperienza, rilancio.
L’animatrice di Comunità
Antonella Ferrisi