Lunedì due ottobre 2023 alle ore 19,30 si è tenuto l’incontro online con la professoressa Gemma Calabresi Milite, autrice del libro La crepa e la luce, edizioni Mondadori.
Ascoltare la sua testimonianza è stato un ricordare quanto la Misericordia di Dio sia tangibile nella sua vita. Sì, perché il perdono e la misericordia vanno insieme o ancora meglio vanno in comunione. È ciò che Gemma Calabresi Milite ci insegna col suo bel libro in questa ottava tappa della formazione nazionale 2023 degli Animatori di Comunità senior, del Progetto Policoro.
Come dice Gemma, la memoria ha le gambe. Una metafora calzante per dire che la mente è un sistema che immagazzina ricordi e che si interfaccia con la coscienza. Senza memoria non ci può essere coscienza. È importante, quindi, che “le persone che abbiamo amato e perduto nel tempo possono continuare a vivere nei nostri cuori e nei nostri discorsi”. Un semplice pensiero che Gemma mette in atto, facendo della memoria un valore necessario, affinché la storia narrata sia di insegnamento per le generazioni future.
Ascoltare la sua storia è stato come toccare con mano l’amore che il Signore ha per ciascuno di noi; questo ci riconduce alla parte finale del passo del Vangelo in cui Gesù dice all’emorroissa: Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male (Mc 25-34).
Gemma lo spiega bene nel suo libro, soprattutto nel capitolo Dio sul divano in cui don Sandro, senza parlare, le comunica la morte del marito stringendole le mani nel silenzio. Nel racconto dell’Autrice si avverte come quel silenzio di don Sandro irrompa sul suo corpo come una terribile esplosione. Un’onda d’urto talmente devastante che non c’era niente da dire. Rimane il gesto, il calore di quelle mani e lo sconvolgente silenzio per capire che la persona a lei più cara non c’era più. Quel giorno sul divano, dice Gemma, “Dio ha abbracciato me, ed io Lui”. Sicuramente inizia da questo momento delicato il percorso del perdono di Gemma verso coloro che hanno tolto la vita a suo marito: il Commissario Luigi Calabresi, assassinato il 17 maggio 1972 davanti a casa sua a Milano.
La fede vissuta da Gemma nella sua famiglia di origine è una fede importante, ma profondamente diversa da ciò che sarebbe diventata poi, cioè è un vero e proprio incontro con Dio dove la fede, appunto, necessaria per l’essere umano, si è trasformata in perdono, donando a Gemma un carisma che nemmeno lei sapeva di avere. E i momenti di smarrimento e di sconforto inspiegabilmente si trasformano in momenti di pace e di amore. Una pace che non l’avrebbe mai abbandonata, perché Dio era venuto da lei. La profonda e inspiegabile voglia di voler recitare un’Ave Maria, per gli assassini del marito, subito dopo l’omicidio, regala un bell’esempio dell’essere cristiano. Ciò spiega come il perdono stia cominciando a mettere radici nel suo cuore, lavorando nel silenzio e nella preghiera indicandole la strada che porta a Dio, senza se e senza ma.
Proprio qualche giorno fa, il 30 settembre 2023, papa Francesco nella veglia ecumenica organizzata dalla Comunità di Taizé tenuta in piazza San Pietro a Roma con i rappresentanti religiosi di diverse Chiese, ha sottolineato che il dialogo con Dio si costruisce nel silenzio interiore, per poi sfociare in un silenzio collettivo che diventa preghiera universale.
La pace interiore è un altro tema di fondo che Gemma ci regala nel suo libro. Da un momento così drammatico scaturisce un sentimento di pace che si identifica in Dio che si è fatto uomo e che la salva dalla disperazione. È proprio nei momenti più bui, in cui si sta per toccare il fondo, che Gesù si manifesta in tutta la Sua misericordia. La sensazione di non sentirsi soli, di essere presi per mano, trasforma la disperazione in speranza. È la chiave di volta in cui il dono della fede ha il suo effetto salvifico.
Gemma trova la salvezza nel per-dono che, oltre a far bene a se stessa, dona agli altri la sua testimonianza in cui la morte diventa Resurrezione; come dice ella stessa, il perdono è incontrarsi a metà strada e perdonarsi.
La nostra ospite negli anni ha fatto un vero e proprio Cammino di fede per non farsi fagocitare dalla rabbia e dal rancore, perché ha scelto sempre la via del Vangelo: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore” (Mt 11,29).
Il messaggio (che si evince da questo libro e dal percorso degli AdC senior del Progetto Policoro nel 2023) è quello della pace e del perdono che questa grande donna testimonia con la sua vita: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno (Lc 23, 34).
Giuseppe Disanto
Diocesi Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti