Domenica 13 marzo 2022 a Candela, un borgo della provincia di Foggia, è stato presentato il progetto “Saperi e Sapori – il centro della cultura e della condivisione” dal coordinatore Benito Quaglia con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni locali e di un cospicuo numero di invitati.
Il progetto è coordinato dall’associazione L’isola che c’è ONLUS, una realtà che opera sul territorio nazionale dal 1996 con sede legale a Roma e dal 2021 con sede operativa a Candela, in Puglia, nell’ambito della cultura e del sociale. Ed è proprio in quest’ultima area che rientra “Saperi e Sapori” finanziato, nell’ambito del XVI concorso “lavoro e pastorale – idee in movimento”, da Azione Cattolica Italiana, dall’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e del lavoro, da Caritas Italia e promosso dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica.
In questo progetto la comunità è chiamata a mettersi in gioco con un scambio reciproco di competenze, attività, servizi e saperi, ponendo al centro i cittadini, e in particolare, le fasce più deboli. Gli scambi avverranno sotto forma di workshop, lezioni informali e laboratori aperti alla cittadinanza e tratteranno di tradizioni e competenze. L’obiettivo del progetto è proprio quello di creare una rete tra i cittadini basata sullo scambio reciproco dei saperi e contrastare la solitudine provocata dal Covid-19 abbattendo il distanziamento, nel rispetto delle misure vigenti.
Il 21 marzo è stato dato inizio al primo laboratorio di “Presepi Pasquali di carta” tenuto da Savino Freda, presidente dell’Associazione Italiana Amici del Presepe di Candela, partner del progetto, in cui sono stati realizzati dai partecipanti sei presepi raffiguranti le scene della Via Crucis che sono stati esposti nella Chiesa Parrocchiale dal 9 al 18 aprile 2022.
Il 7 e l’8 aprile si è tenuto il laboratorio “Mani in Pasta”, in collaborazione con la Pro Loco di Candela, per riscoprire la ricetta tradizionale del tipico dolce pasquale della “Squarcella”. Il laboratorio ha unito culture e generazioni differenti, infatti, erano presenti i giovani e le giovani del progetto di accoglienza S.A.I. Vulnerabili e FREE ENTRY gestito da Medtraining, le famiglie ucraine ospiti della comunità e i candelesi che hanno aderito.
Tra le attività è prevista anche una banca dati video allo scopo di documentare i laboratori e di mantenere viva la memoria collettiva per tramandarla alle nuove generazioni.
Benito Quaglia, coordinatore del progetto