Cooperativa NewHope
Siamo un gruppo di persone che operano come volontari nel territorio di Caserta e che, insieme ad alcune giovani donne migranti, hanno dato vita a un sogno: un laboratorio ed una Cooperativa Sociale che è diventata per tutti noi una “nuova speranza”. Quello che però desideriamo raccontare è anche la storia di questo viaggio il cui filo conduttore è la speranza unita alla determinazione a costruire un futuro migliore… Destini che si incrociano e che ritrovano una nuova possibilità di riscatto e di integrazione attraverso il lavoro.
L’aurora del sogno inizia il suo viaggio nel 1995. Dal 1995, infatti, “Casa Rut”, centro di accoglienza delle Suore Orsoline di Caserta, ospita donne migranti, sole o con figli piccoli che vivono gravi situazioni di difficoltà e/o sfruttamento. Nell’agosto 2003, come evoluzione di un progetto sviluppato dal Centro e grazie alla coraggiosa intraprendenza delle religiose e di alcune donne migranti in accoglienza, è nato un laboratorio di sartoria etnica e, da maggio 2004, attorno al laboratorio sartoriale è nata la Cooperativa Sociale “neWhope” – nuova speranza.
Oggi il laboratorio cresce e sta diventando una realtà sempre più conosciuta sul territorio locale ma anche a livello nazionale, nei circuiti del commercio equo e del consumo critico. Botteghe del mondo, agenzie di viaggi responsabili ma anche altre realtà come sindacati, istituzioni, associazioni sono i principali acquirenti dei prodotti della cooperativa. Non è un grande “business”, ma cresce e cresce anche l’entusiasmo delle ragazze di Casa Rut, sempre più coinvolte, sempre più creative. Borse, zaini, portaocchiali, borsellini, abiti, calze della Befana e tanti altri prodotti etnici ed etici, sempre sorprendenti la cui caratteristica è l’unicità: non c’è uno uguale ad un altro!
I prodotti racchiudono, infatti, la creatività e il gusto di donne che provengono da paesi, culture ed esperienze diverse ma che hanno un sogno comune: non permettere che la loro vita e quella di altre donne migranti sia sconfitta dal dolore, dalla sopraffazione e dalle tante ingiustizie che hanno sofferto prima di approdare a Casa Rut.
“Lavoro, non beneficenza; solidarietà non assitenza caritatevole”, come sottolinea Radegonde, la presidente burundese della Cooperativa, “il lavoro è l’unico strumento per recuperare pienamente la dignità e la speranza che troppo spesso le donne migranti perdono nei loro difficili percorsi”.
Abbiamo provato a raccontare la storia di un “viaggio speciale”, il viaggio di un sogno condiviso divenuto realtà. Ora questo sogno può continuare il suo cammino ed essere una significativa e feconda realtà per queste giovani donne migranti e per questo nostro territorio se saremo in tanti a crederci e ad alimentarlo di una sempre nuova speranza.
“Lavoro, non beneficenza; solidarietà non assitenza caritatevole”, come sottolinea Radegonde, la presidente burundese della Cooperativa, “il lavoro è l’unico strumento per recuperare pienamente la dignità e la speranza che troppo spesso le donne migranti perdono nei loro difficili percorsi”.
Abbiamo provato a raccontare la storia di un “viaggio speciale”, il viaggio di un sogno condiviso divenuto realtà. Ora questo sogno può continuare il suo cammino ed essere una significativa e feconda realtà per queste giovani donne migranti e per questo nostro territorio se saremo in tanti a crederci e ad alimentarlo di una sempre nuova speranza.