Studio Fotografico di Raffaele Chiavola
Raffaele è prima di tutto un papà felice, ha 35 anni ed è una persona a cui non piacciono le scelte facili, ma a cui piace darsi da fare e impegnarsi al 100%.
Non è un tipo da divano, ma intraprendente, positivo e con uno spirito decisamente creativo. Raccontare matrimoni è la sua passione, lo fa con tutta l’attenzione che un evento del genere richiede.
“Avere iniziato a fare fotografie non ha significato, per me, capire realmente cosa fosse la fotografia vera. C’è voluto più tempo. Lo studio della tecnica è una cosa molto semplice, quello che è più complesso invece è capire il reale scopo della fotografia e saperla rispettare”.
La formazione non finisce mai, sopratutto in un periodo storico come il nostro, dove l’enorme diffusione di immagini sta spegnendo l’immaginazione di molti.
La sua fotografia è in continua evoluzione. Non ama seguire le mode temporanee, ma si entusiasma all’idea che il servizio fotografico e filmico sia vissuto dagli sposi come un’esperienza unica grazie alla quale riconsegnare il ricordo più bello, gli attimi più dolci, i momenti più emozionanti della cerimonia e dei festeggiamenti, riviverli per sempre attraverso uno stile fortemente creativo, spontaneo ed emozionale.
Lo stile
REPORTAGE, FOTOGIORNALISMO, NON IN POSA
Capita molto spesso oggi di trovare tra i fotografi la definizione “fotografo di reportage”, specializzati in “fotografia di reportage di matrimonio”, a volte con i nomi inglesi come “photojournalist” o “documentary photographer” ma tutte queste definizioni cosa vogliono realmente dire? Premesso che odio le etichette, sopratutto in ambito di discipline creative come la fotografia, ma bisogna anche parlare chiaro da subito e queste definizioni aiutano molto spesso sposi a capire come si presenta il fotografo. E quindi? Come fotografo che fa reportage di matrimonio, ritengo che un enorme beneficio di questo genere di fotografia nel matrimonio è che riesce a far rivivere alla coppia tutti i momenti della giornata, persino quelli che loro si sono persi perché intenti a festeggiare le loro nozze… Per me rivedere parenti e amici che si divertivano, o riconoscerne le loro espressioni fa parte del racconto autentico, per questo motivo nelle mie foto si trovano spesso anche le persone e non solo le coppie, un reportage di matrimonio non è fatto solo di abbracci, baci e sposi bellissimi sotto di un cielo terso, quelli non mancano chiaro, una storia per essere raccontata ha bisogno di un contesto. Le uniche foto in posa che realizzo sono quelle con le persone a voi care, genitori, fratelli e chiunque voi desiderate. Durante il rito assicuro la massima discrezione: opero senza ausilio di fari, in maniera tale da non creare disagi dovuti al caldo che si sprigionerebbe.
LE mie REGOLE DEL REPORTAGE
Non chiedo di fare azioni ai soggetti
Non chiedo di ripetere alcune fasi
Non chiedo di guardare in camera o fare sorrisi
Non interferisco con gli orari della giornata
Cerco sempre il punto di ripresa più idoneo
Osservo attentamente intorno a me
Cerco di prevedere i momenti clou
Racconto la giornata attraverso tutti i partecipanti