La formazione regionale del Progetto Policoro Abruzzo-Molise, nel mese di aprile, si è articolata in due momenti: uno la mattina, con un approfondimento sull’ecologia integrale a cura di Fra Francesco Zecca, Responsabile GPIC per la comunità francescana; e uno il pomeriggio, con la visione del convegno nazionale “Custodire le nostre terre”, promosso dall’ Ufficio Cei per la pastorale della salute e CEC.
Con la formazione mattutina, fra Francesco ha iniziato illustrando l’enciclica “Laudato sì”, facendo emergere come essa sia una vera e propria pietra miliare del DSC. In particolare, egli ha posto l’attenzione sull’ecologia integrale mostrando come il modello che è alla base di essa sia un poliedro in cui mettere in relazione se stessi con Dio, con gli altri e con la natura; un passaggio ad uno sguardo che metta l’uomo a servizio della vita. In ultima analisi, sono state illustrate alcune buone prassi per la sensibilizzazione al bene comune, “zoomando” su quelle intraprese nella realtà tarantina, in particolare, secondo le linee direttrici della fraternità, della speranza e della generatività.
La seconda parte formativa, ha previsto la visione del convegno “Custodire le nostre terre – Salute, ambiente, lavoro”, apertosi con la recita di alcuni versi della “Laudato si” e poi proseguito ponendo l’attenzione è stata posta sui SIN e i SIR in Italia.
Il programma è stato poi scandito dal susseguirsi di saluti istituzionali e video volti all’aumento di consapevolezza della questione relativa all’argomento del convegno. Tra le tante testimonianze mostrate, speranzosa è stata quella della Diocesi di Frosinone, la quale vanta ben due cooperative attive nel mondo del lavoro secondo un approccio intriso di “ecologia integrale”. In conclusione, alla luce dei momenti vissuti durante la giornata, le tematiche della “Laudato si” possono realmente portare azioni concrete di speranza nei nostri territori, preservando e valorizzando quel bene comune che ci è stato affidato.