Moussa stringe la mano al prefetto Mario Morcone. Poi lo fa Yakouba. E infine Godwin. Sorridono i tre giovani immigrati. Reduci dagli scontri di Rosarno del 7 gennaio, prima sfruttati da caporali e imprenditori agricoli, poi feriti dalla manovalanza della ndrangheta, da oggi lavorano sui campi della cooperativa Valle del Marro, che coltiva terreni confiscati alle cosche.
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