Sceglie di essere artista della vita e trova il tempo per andare a trovare il suo maestro di pittura Staude, che gli chiede, perplesso, il motivo della sua scelta di farsi prete.
“È tutta colpa tua. Perché mi hai parlato della necessità di cercare sempre l’essenziale, di eliminare i dettagli e di semplificare, di vedere le cose come un’unicità, dove ogni parte dipende dall’altra. A me non bastava fare tutto questo su un pezzo di carta. Non mi bastava cercare questi rapporti tra i colori. Ho voluto cercarli tra la mia vita e le persone del mondo. E ho preso un’altra strada” Testimonianza del maestro di pittura H. J. Staude
“Io sono sereno solo quando son sempre intonato con ogni evenienza. Cioè quando il mio pensiero o attività non stona con nulla d’altrui che possa accadere. Io smisi di fare il pittore solo per questo”. Lettera alla madre, 29 agosto 1949
“Sono solo uno che aspetta. Aspetto che faccia Dio, che disegni Dio. Attento a vedere se per caso il suo disegno piega verso sinistra p.es. per essere pronto a buttarmi con lui, a aiutarlo a incarnarsi anche lì, come ha saputo incarnarsi in tutte le civiltà, nazioni, tempi, lingue, climi, ordinamenti … Lettera a Carlo Weiss 26 discembre 1947
“L’arte dell’unità esige e richiede autentici artigiani che sappiano armonizzare le differenze nei “laboratori” dei villaggi, delle strade, delle piazze e dei paesaggi”. (Papa Francesco)