Manfredonia.net – 20 marzo 2010 alle 18:40:
Si conclude lunedì 22 marzo 2010, alle ore 19, presso l’auditorium V. Vailati di via Arcivescovado, il ciclo di incontri sulla Caritas in veritate di Benedetto XVI. Il tema della conversazione sarà Il ruolo della politica secondo l’Enciclica e avrà come relatore il dott. Michele Gemma, coordinatore regionale Progetto Policoro.
Queste frasi sintetizzano un costante insegnamento della Chiesa: lo scopo immediato della politica è quello di promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune. Perciò la politica, ad ogni suo livello, non va considerata soltanto come un metodo per costituire, consolidare ed esercitare il potere pubblico; né va vista come una procedura tecnica per il buon andamento di quanto corrisponde alla natura, alla finalità, ai mezzi e alle forme di organizzazione dello Stato.
La politica è soprattutto un servizio al bene comune, che necessariamente include il bene integrale di ogni persona appartenente ad una determinata società. Da qui limportanza di capire correttamente cosa sia il bene comune, affinché lagire politico sia ad esso adeguato.
Già il Concilio Vaticano II affermava che «la Chiesa ha unalta stima per la genuina azione politica; la dice degna di lode e di considerazione (Gaudium et spes, n. 75), laddita come forma esigente di carità (Octogesima adveniens, n. 46). Di conseguenza, tutti gli uomini sono chiamati da Dio a vivere con responsabilità i propri doveri sociali e a perseguire lo sviluppo personale e comunitario anche nel compimento di tali doveri.
Limpegno sociale che risponde a questa vocazione contribuisce a meglio ordinare lumana società e a diffondere sulla terra, secondo il disegno divino, i beni che le sono propri, quali la dignità delluomo, la fraternità e la libertà. Da ciò derivano il diritto e il dovere di impegnarsi per migliorare la vita pubblica, organizzandola in modo conforme alla dignità della persona umana. Questo è oggi un diritto ampiamente accettato nella società.
Ma è anche un dovere, poiché libertà non significa soltanto mancanza di coazione o indifferenza nellagire; la libertà è una formidabile energia, una fonte potenziale di progresso che non deve rimanere inattiva, né nelle singole persone, né nelle comunità e nei paesi. Anzi, la salute di una comunità politica si esprime, tra laltro, «mediante la libera partecipazione e responsabilità di tutti alla cosa pubblica».
La politica richiede, pertanto, limpegno responsabile di tutti i cittadini: in assenza di libertà, ogni dialettica pubblica, ogni tentativo di collaborazione e di raggiungimento del consenso sociale sarebbero impossibili. Essa ne è il fondamento e la radice.
Michele Illiceto