9 Giugno 2010
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“Caritas Veritate”: ultimo incontro

Manfredonia.net – 20 marzo 2010 alle 18:40:

 
 
Si conclude lunedì 22 marzo 2010, alle ore 19, presso l’auditorium “V. Vailati” di via Arcivescovado, il ciclo di incontri sulla “Caritas in veritate” di Benedetto XVI. Il tema della conversazione sarà “Il ruolo della politica secondo l’Enciclica” e avrà come relatore il dott. Michele Gemma, coordinatore regionale Progetto Policoro.
 
 
Queste frasi sintetizzano un costante insegnamento della Chiesa: lo scopo immediato della politica è quello di promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune. Perciò la politica, ad ogni suo livello, non va considerata soltanto come un metodo per costituire, consolidare ed esercitare il potere pubblico; né va vista come una procedura tecnica per il buon andamento di quanto corrisponde alla natura, alla finalità, ai mezzi e alle forme di organizzazione dello Stato.
 
La politica è soprattutto un servizio al bene comune, che necessariamente include il bene integrale di ogni persona appartenente ad una determinata società. Da qui l’importanza di capire correttamente cosa sia il bene comune, affinché l’agire politico sia ad esso adeguato.
 
Già il Concilio Vaticano II affermava che «la Chiesa ha un’alta stima per la genuina azione politica; la dice “degna di lode e di considerazione” (Gaudium et spes, n. 75), l’addita come “forma esigente di carità” (Octogesima adveniens, n. 46). Di conseguenza, tutti gli uomini sono chiamati da Dio a vivere con responsabilità i propri doveri sociali e a perseguire lo sviluppo personale e comunitario anche nel compimento di tali doveri.
 
L’impegno sociale che risponde a questa vocazione contribuisce a meglio ordinare l’umana società e a diffondere sulla terra, secondo il disegno divino, i beni che le sono propri, quali la dignità dell’uomo, la fraternità e la libertà. Da ciò derivano il diritto e il dovere di impegnarsi per migliorare la vita pubblica, organizzandola in modo conforme alla dignità della persona umana. Questo è oggi un diritto ampiamente accettato nella società.
 
Ma è anche un dovere, poiché libertà non significa soltanto mancanza di coazione o indifferenza nell’agire; la libertà è una formidabile energia, una fonte potenziale di progresso che non deve rimanere inattiva, né nelle singole persone, né nelle comunità e nei paesi. Anzi, la “salute” di una comunità politica si esprime, tra l’altro, «mediante la libera partecipazione e responsabilità di tutti alla cosa pubblica».
 
La politica richiede, pertanto, l’impegno responsabile di tutti i cittadini: in assenza di libertà, ogni dialettica pubblica, ogni tentativo di collaborazione e di raggiungimento del consenso sociale sarebbero impossibili. Essa ne è il fondamento e la radice.
 
Michele Illiceto