10 Giugno 2010
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Corso Formativo Nazionale del Progetto Policoro

Una possibilità per coinvolgere, formare e responsabilizzare i giovani.

 
 
Nei giorni 3-6 maggio a Olbia s’è tenuto il 2° modulo di formazione nazionale per animatori di comunità e segretari del Progetto Policoro.
 
Oltre 110 animatori di comunità, provenienti dalle 8 regioni in cui è presente il Progetto Policoro, sono stati impegnati in questo modulo formativo. Le giornate iniziavano con un breve filmato sulla Costituzione Italiana in occasione del 60° anniversario dalla sua nascita facendo rivivere lo storico momento delle firme di De Nicola, Terracini e De Gasperi. Sono state poi ricordate le figure di Gaspare Rossetti (uno dei padri della Costituzione) e Aldo Moro. Dopo si lasciava spazio per un momento di riflessione e preghiera comunitaria. Gli animatori di comunità erano poi impegnati nelle varie sale con i diversi formatori , la giornata si concludeva infine con i vespri comunitari.
I temi affrontati per gli animatori di comunità sono stati vari e molto interessanti.
Innanzitutto è stata rielaborata l’esperienza vissuta fino ad oggi con i diversi giovani incontrati nei differenti centri delle diocesi, facendo confrontare gli animatori di comunità sulle caratteristiche e sulle relazioni instaurate con i giovani, mettendo in evidenza il ruolo dell’animatore stesso nell’incontrare e coinvolgere i giovani.
Per quanto concerne la progettazione dell’ animatore di comunità, un modulo serale è stato incentrato su : Verifica-Valutazione-Riprogettazione. Durante questo post-cena gli animatori di comunità hanno messo a confronto alcune loro esperienze di progettazione , potendo così sperimentare i punti di forza e debolezza delle attività svolte .
Molto interessante si è rivelato il modulo di evangelizzazione in cui tutti gli animatori di comunità, divisi in piccoli gruppi, seguiti dai diversi coordinatori hanno affrontato la revisione di vita seguendo gli stepp “Vedere, Valutare, Agire”. Gli animatori di comunità hanno raccontato alcuni fatti significativi o che li hanno colpiti in maniera particolare; dalla scelta di un evento, la revisione ha portato ad analizzare diversi contesti socio-culturali. La presenza, o meglio l’assenza, di valori influisce su quelle che sono le scelte delle persone, evidenziando così l’importanza del ruolo dell’animatore di comunità nel creare una nuova cultura del lavoro aperta alla cooperazione, all’imprenditorialità, alternativa a quella del “posto fisso”. A tal proposito è stata fatta una simulazione, in cui gli animatori di comunità del 2° anno divisi in gruppi hanno dovuto progettare un “Gesto Concreto” , ossia un’attività lavorativa di tipo cooperativistico o associazionistico, sfruttando la proprie competenze e capacità. Dal confronto tra i vari gruppi è emerso che solo grazie a passione e competenza si trova la forza di andare avanti e affrontare le difficoltà che insorgono lungo la strada della progettazione per realizzare se stessi.
Altro argomento affrontato: come costruire la rete del welfare territoriale. A tal proposito la prof.ssa Vittoria Boni ha presentato la legge quadro 328/00 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali sui piani di zona, e sulle politiche intersettoriali. Evidenziando che la 328 è “una legge amica della vita dei cittadini, una legge della dignità sociale”, in cui si parla non solo di un welfare della sanità e della previdenza ma anche delle politiche sociali, in modo da poter prevenire il disagio considerando la centralità della persona, e “assicurando alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali.”
In plenaria, il dott. Borgomeo ha trattato il tema riguardante i limiti e le potenzialità delle politiche per lo sviluppo locale, sottolineando che le politiche dello sviluppo si fanno sulle domande e che i percorsi di sviluppo locale devono iniziare dai bisogni della gente presente sul territorio.
Molto significativa è stata la presenza del Vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias, S.E. Mons. Sebastiano Sanguinetti che ha presieduto i Vespri, dando così un segno tangibile della presenza delle varie diocesi coinvolte dal Progetto Policoro.
In serata sono stati organizzati degli atelier formativi/informativi su diversi argomenti : Revisione di Vita, Costruzione di una Rete, Laboratorio di Progettazione , il Coopergame, Progettazione di Eventi Formativi.
Infine, l’ultimo giorno, per gli animatori di comunità del secondo anno si è svolto un laboratorio attivo con simulazione sull’animazione di comunità in cui ogni animatore di comunità aveva un ruolo con un compito ben definito da portare a termine. Il “laboratorio di comunità” è un setting formativo il cui scopo è quello di testare gli sviluppi comunitari e cercare di individuare i fattori che influenzano la vita dentro la comunità locale, attraverso l’assunzione del ruolo e dei punti di vista dei diversi protagonisti presenti.
La formazione si è conclusa con lo scambio di esperienze tra tutti gli animatori di comunità riuniti in plenaria e con il saluto, molto commovente, agli animatori di comunità del 3° anno che ormai hanno finito il loro mandato all’interno del Progetto Policoro.
L’appuntamento per tutti gli animatori di comunità del Progetto Policoro è a fine novembre, a Roma, per il prossimo corso di formazione nazionale.
 
Paola Silvia Anfuso