10 Giugno 2010
Share

Etica del lavoro e bene comune nel mondo della Formazione Professionale

Il 25 settembre 2009 presso il Seminario Arcivescovile di Catania, si è svolta la 4a giornata per i direttori e gli operatori della Formazione Professionale, che ha visto coinvolti circa 100 formatori provenienti dai vari CNOS di Catania (Salette, Lineri, San Filippo Neri, Barriera, e dal CIOFS).

 
Argomento dell’incontro, sotto la guida del prof. Dario Nicoli (docente presso l’Università Cattolica di Brescia) e di Don Piero Sapienza (direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro dell’Arcidiocesi di Catania), è stato “Etica del Lavoro e Bene Comune”,
Scopo di questo incontro è stato quello di far riflettere sull’importanza e la vicinanza della Chiesa alla Formazione Professionale. Cercando di mettere in evidenza come la Dottrina Sociale della Chiesa possa essere un “input (come dice Don Piero Sapienza ) per dare il senso del lavoro e delle cose che si fanno quotidianamente.”
Dopo la preghiera iniziale in cui si riportano le parole di S.Paolo “..coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini..”, il prof. Dario Nicoli nella sua relazione evidenzia la formazione Professionale come il metodo “dalle mani alla mente” che pone l’uomo come capitale e risorsa. Inoltre il lavoro deve essere visto dal punto di vista etico e non solo remunerativo. Si deve, infatti, “attribuire dignità piena ad ogni lavoro in quanto servizio al bene comune ed occasione di maturazione personale”. Per questo motivo il lavoro deve essere inteso come “vocazione” ossia come volontà di Dio sulla singola persona.
Da qui la responsabilità etica del Formatore che deve aiutare i ragazzi a scoprire la propria vocazione e la propria dignità, vocazione vista come espressione di sè e modo per riconoscere il proprio posto all’interno della società.
Il lavoro, inteso come servizio, deve essere quell’esperienza che fa uscire dalla gabbia del proprio io e mette in luce le necessità del prossimo. Il lavoro permette, inoltre, di “sperimentare il flusso” cioè di costituire delle reti sociali (con i colleghi, alunni,ecc.), tramite conoscenze, ambienti modi di fare che “pongono la persona proprio dentro la scena, non spettatore ma protagonista del flusso che alimenta il mutamento della realtà e consente di fare esperienze gratificanti”.
È fondamentale fare crescere i ragazzi nella dignità e trasmettere loro l’importanza del Bene Comune, ponendo in evidenza il fatto che esistono diversi fattori che influenzano il lavoro, come la globalizzazione e i cambiamenti; si deve insegnare loro ad “imparare dalle necessità del tempo e dai cambiamenti”. Il prof. Nicoli conclude con un’affermazione di Dewey, che tutti dovremmo tener presente nella nostra vita, “l’occupazione è il solo elemento che armonizzi le capacità specifiche di un individuo e la sua funzione sociale. Chiave della felicità è lo scoprire che cosa uno è adatto a fare e il dargli l’opportunità di farlo.”
La mattinata si è conclusa con la liturgia della Parola, presieduta da S.E. Mons. Salvatore Gristina (Arcivescovo metropolita di Catania), che ha fatto riflettere prima su un brano della Genesi
(cf. Gen. 1, 26-28), proprio per sottolineare che l’uomo con il suo lavoro è chiamato a custodire e completare l’opera di Dio.
Sono state riportate anche le parole di Benedetto XVI che, nella sua enciclica Caritas in veritate, sottolinea che “il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l’uomo, la persona, nella sua integrità” (n 26).
L’Arcivescovo, rifacendosi al Padre Nostro e facendo riflettere su un brano tratto dal Vangelo secondo Giovanni, in cui Gesù afferma di essere “il pane della vita”( cf. Gv. 6, 22-35) ha evidenziato non solo che si deve lavorare per procurarsi il “pane quotidiano” ma che dobbiamo desiderare il “pane della vita” ossi l’Eucarestia.
Infine l’Arcivescovo ha voluto lasciare personalmente un piccolo ricordo a ciascuno dei formatori, consegnando delle immaginette in cui è raffigurato Gesù che spezza il pane proprio per ricordare di pregare sempre come Lui ci ha insegnato “..dacci oggi il nostro pane quotidiano..”
 
Paola Silvia Anfuso