L’unione fa la forza. E allora perchè non mettere insieme tutti gli AdC, dal Lazio in su, per un’unica formazione regionale (anzi, interregionale)?
E’ proprio quello che abbiamo fatto a Rimini dal 5 all’8 agosto.
Ospiti della Casa di Sandra, ragazza appartenuta all’esperienza dell’associazione Giovanni XXIII e prematuramente scomparsa, abbiamo trascorso alcuni giorni di approfondimento della conoscenza tra noi e delle esperienze che viviamo nelle nostre Diocesi.
Diocesi dell’Emilia-Romagna, della Toscana, delle Marche e del Lazio. Diocesi un po’ più a nord delle altre del Progetto Policoro.
E anche per questo, con caratteristiche diverse da quelle del sud, oltre che tra loro stesse.
Siamo partiti ribadendoci cosa sia il Progetto Policoro: un’esperienza non di alcuni, ma della Chiesa locale, che si incarna in un territorio ben preciso, che mette in relazione e fa lavorare insieme, che si apre alla reciprocità.
Abbiamo riflettuto sull’importanza delle filiere, di come costruirle, coltivarle, valorizzarle.
Abbiamo parlato del ruolo del Centro servizi, appena ribattezzato Centro diocesano per il Progetto Policoro: un luogo dove l’AdC non copia l’attività delle agenzie interinali o degli sportelli informativi, ma dove traspare con forza la differenza che sta nel Vangelo, una delle tre parole chiave del PP, quella fondamentale.
Di evangelizzazione abbiamo parlato anche con l’aiuto di don Ottorino Rizzi (direttore della Pastorale del lavoro dell’Emilia-Romagna) che ci ha accompagnato in una riflessione alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, e scambiandoci le esperienze sviluppate in alcune nostre diocesi (come l’equipe di evangelizzazione di Rimini o l’Oratorio Cittadino Adolescenti di Imola).
Pochi giorni, ma ricchi di parole, intuizioni, idee, comunione.
Un ringraziamento particolare a suor Erika che ha vissuto l’esperienza con noi, regalandoci sempre il pensiero giusto al momento giusto.
Arrivederci ad Assisi!