Dal 22 al 25 agosto 18 mila camicie azzurre hanno invaso la città di Verona alla ricerca della felicità. Sono i capi educatori dell’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) arrivati da tutta Italia, in occasione di un grande momento di riflessione collettiva, la Route nazionale delle Comunità Capi dal titolo “Generazioni di felicità”. Tematica scelta a voler indicare il tracciato su cui progettare il futuro, partendo appunto dalla felicità considerata un desiderio comune a tutti gli uomini. Evento dalle enormi proporzioni e dalla elaborata regia durata due anni, che l’Agesci nei sui cinquant’anni di storia ha vissuto altre due volte, nel 1979 a Bedonia e del 1997 ai Piani di Verteglia. Come qualsiasi grande iniziativa che si rispetti “dare i numeri” aiuta a capirne la portata: la Route si è svolta su una superficie di circa 250 mila metri quadrati di campo; nelle giornate sono stati serviti oltre 190 mila pasti anche per le 2.300 persone con diete speciali; i vari programmi sono stati seguiti in digitale grazie a un’app dedicata che nei momenti di picco ha ricevuto oltre 40 mila consultazioni al minuto; oltre alle tende dei 18 mila capi sono state utilizzate 120 strutture coperte, tra tendoni e gazebi; 53 le Associazioni e gli Enti coinvolti; 6 i patrocinatori, 18 i partner, 8 gli sponsor; 600 i volontari che hanno dato una mano con l’organizzazione; 80 i sacerdoti e religiosi disponibili ogni giorno per colloqui e il Sacramento della Riconciliazione negli eventi dedicati alla spiritualità. E questi sono i dati più significativi, la lista è ancora lunga. All’evento era presente anche il Progetto Policoro con uno stand dedicato nella Piazza della Generazioni, nome dato al ritrovo di tutte le Associazioni invitate a Villa Buri quartier generale e organizzativo dell’evento, imponente complesso costruito sulla riva del fiume Adige all’inizio del ‘600 dai Conti Buri. L’Agesci, da diversi anni, fa parte della Filiera del Progetto, sostenendolo nella sua missione attraverso l’animazione delle comunità territoriali che si propone come presenza evangelizzatrice nel mondo del lavoro, promuovendone una nuova cultura e accompagnando i giovani nella ricerca e nella realizzazione della propria vocazione lavorativa. Animatori di Comunità e Scout, le quali identità spesso e volentieri coincidono, condividono entrambi la vocazione al Servizio al prossimo nella sua forma più elevata, insieme alla formazione del carattere. Non resta allora che augurare Buona Strada e ancora tanti chilometri di cammino con lo zaino sulle spalle a entrambi, insieme con e per i giovani.
Ilaria Perduca
Referente Agesci per il Progetto Policoro