1 Giugno 2010
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Il rilancio, nel Sud, del Progetto Policoro

Chiusi da poco i lavori della Sessantesima Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, tenutasi ad Assisi dal 9 al 12 Novembre, ma ancora fanno eco le parole del Santo Padre rivolte alla Chiesa del Sud:

 
 
“Nelle terre del Sud la presenza della Chiesa – ha scritto il Pontefice ­– è germe di rinnovamento, personale e sociale, e di sviluppo integrale. Possa il Signore benedire gli sforzi di coloro che operano, con la tenace forza del bene, per la trasformazione delle coscienze e la difesa della verità dell’uomo e della società”.
 
Le parole del Messaggio del Santo Padre faranno da sfondo all’incontro, del 21 Novembre presso l’Oasi Bartolomea di Lamezia Terme, promosso dagli Uffici della Conferenza Episcopale Italiana (Pastorale del Lavoro, Pastorale Giovanile e Caritas) i quali compongono la cabina di regia del Progetto Policoro. In questa occasione interverranno i tre Direttori: Don Angelo Casile (Lavoro), Don Nicolò Anselmi (Giovani) e don Vittorio Nozza (Caritas), che per tutta la giornata si metteranno all’ascolto dei Vescovi (Mons. Graziani per il lavoro, Mons. Morosini per i giovani e Mons. Cantafora per la Caritas) dei Direttori Regionali (Don Piero Furci, Don Angelo Draisci e Don Ennio Stamile) e dei trentasei Direttori degli Uffici diocesani corrispondenti.
Sarà una giornata incentrata sull’ascolto per poter operare, successivamente, un rilancio del Progetto Policoro nel Sud d’Italia.
La Calabria sarà la quinta regione che i tre Direttori della Cei visiteranno proponendo uno schema di analisi composto da cinque linee di discussione principali:
INNOVATIVITÀ: Strade nuove e soluzioni inedite rivolte al grave problema della disoccupazione, quindi aggiornamento e sperimentazione di modalità sempre nuove e consone dei tempi con cui affrontare con i giovani del Sud le questioni legate al lavoro;
SINERGIE: Stretto coordinamento tra uffici diversi a livello nazionale e, specularmente, a livello locale. Non si può prescindere dalla cooperazione sinergica tra gli uffici pastorali per acquisire credibilità testimoniando comunione;
METODO: Evangelizzazione, Formazione, Gesti concreti e Rapporti di reciprocità. Sono queste le tre dimensioni di un cammino unico che nel tempo è diventato un vero e proprio metodo per relazionarsi con i giovani promuovendo lo sguardo di simpatia che la Chiesa gli rivolge.
FILIERE: Il pieno coinvolgimento laicale al Progetto Policoro è dato dalle associazioni e dai movimenti. Attualmente il Progetto può contare sulla collaborazione di: Gioventù Operaia Cristiana (GiOC), Movimento lavoratori di Azione Cattolica (Mlac), Giovani delle Acli (GA), Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli), Confcooperative – Inecoop, Coldiretti, Cisl, Banche di Credito Cooperativo, Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (Ucid).
ACCOMPAGNAMENTO: Relativo alla formazione e all’accompagnamento di Direttori e animatori di comunità, questi ultimi, chiamati a svolgere per la durata di un triennio, un servizio presso le diocesi.
Per comprendere meglio l’importanza e il tenore dell’incontro del 21 Novembre abbiamo chiesto a Don Angelo Casile, raggiunto al telefono, di parlarne:
“Insieme alla Pastorale Giovanile e alla Caritas vogliamo rilanciare il Progetto Policoro nella fedeltà delle sue origini tra le quali spicca la profezia del lavorare insieme. Questa verità porta il nostro sguardo verso Don Mario Operti, instancabile costruttore di alleanze e di tavoli di concertazione per affrontare l’annoso problema della disoccupazione Vogliamo fare pastorale attorno ai problemi e non attorno ai settori pastorali, solo così il Progetto Policoro può continuare ad essere profezia. Su un altro fronte l’esigenza è di consolidare i gesti concreti (Aziende, Cooperative, Ditte, etc. nate dalla speranza che il Progetto Policoro ha seminato in questi quindici anni) per non perdere il patrimonio di relazioni, di idee e di buone virtù che è stato costruito intorno a questa esperienza. Vogliamo, inoltre, cambiare lo sguardo verso gli Animatori di Comunità (giovani che si sono messi a servizio di altri giovani nella ricerca di un lavoro): non più lasciati soli al loro compito, ma chiediamo che diventino espressione di una Comunità che vive le problematiche legate al disagio giovanile causato, proprio, dalla mancanza di lavoro. Ribadiamo l’irrinunciabile prospettiva del lavorare insieme, è sicuramente faticoso, ma solo così il Progetto Policoro potrà manifestarsi come una profezia che genera speranza. La Lettera Enciclica “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI ci incoraggia ancora di più in questo percorso di attenzione e di concretezza nei riguardi dei giovani del Sud. Vorrei infine, esprimere attraverso le pagine di Avvenire di Calabria, un sentito grazie a quanto hanno reso e stanno rendendo possibile la concretizzazione del Progetto Policoro nella terra di Calabria”.
Il Progetto Policoro, in definitiva, continua ad essere un impegno importante per dare modo al messaggio di Dio di raggiungere i giovani di questo tempo.
Luigi Arcudi