“Lavoro: produzione propria” è il titolo del progetto vincitore del IV Concorso di idee “Lavoro e pastorale” indetto dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica nazionale. La premiazione si è svolta domenica 16 gennaio a Roma, presso la Domus Mariae, durante la mattinata conclusiva della V Giornata di Progettazione Sociale – Mlac. Il progetto – risultato vincitore di un finanziamento di 3.000 euro che dovrà essere utilizzato per la copertura delle spese ed elaborato dai giovani della parrocchia del SS.Sacramento di Rionero in Vulture in collaborazione con il Progetto Policoro della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa – ha lo scopo di sottolineare la presenza di possibili fonti di sviluppo in Basilicata e la necessità di farsi imprenditori di se stessi. Per fronteggiare la scarsa propensione dei lucani alle forme imprenditoriali aggregative, si intende valorizzare la cooperativa come strumento di creazione di lavoro in una terra in cui non mancano intelligenze e capacità. Favorire una nuova cultura del lavoro è quindi un obiettivo primario che la parrocchia del SS.Sacramento tenterà di perseguire creando una rete con tutti i soggetti che operano nel mondo del lavoro. Il progetto ha – infatti – il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali della provincia di Potenza e del Comune di Rionero in V., e vedrà la collaborazione non solo dell’Azione Cattolica, della Caritas e della Pastorale Sociale e del Lavoro diocesane, ma anche di aziende locali come la cantina “Terra dei Re” di Rionero in Vulture e la ditta “Colangelo Infissi” di Atella. Si articolerà in una serie di eventi di riflessione (si affronteranno temi quali turismo, beni locali per il bene commune, ruolo del lavoratore all’interno del processo di produzione, immigrazione come opportunità di integrazione o come necessità) che avranno il loro culmine nel “Festival del Lavoro”, un concerto alternativo al concerto romano del primo maggio, durante il quale si promuoveranno esperienze di cooperative nate nel seno del Progetto Policoro come segno di speranza per giovani che non vogliono stare con le mani in mano in questo momento così complesso per chi si affaccia al mondo del lavoro. “Lavoro: produzione propria” è quindi un modo per dire che è tempo di stringere amicizia profonda col proprio territorio e di conoscerne a fondo le potenzialità per crearsi il lavoro.
19 Gennaio 2011