In questa seconda clip, Francesca Perelli racconta che Maria Elettra abitava il suo ruolo istituzionale e il potere politico con spirito di servizio e non con volontà o desiderio di potere. Lei stessa scriveva: «Mi spaventa la deriva di eccessivo personalismo alla quale stiamo assistendo. Io credo alle idee della Provvidenza, non agli uomini della Provvidenza». Maria Eletta evidenziava le conseguenze di tale fenomeno, quando ponendo l’accento della riflessione sulle istituzioni democratiche che realizzano il proprio dovere in maniera antitetica alla propria ontologia, ricordava che: «La democrazia, nella sua nozione classica, era la forma di governo politico che consentiva alla maggioranza dei deboli di difendersi dall’arbitrio dei pochi che concentravano nelle proprie mani ogni potere e ricchezza».
Cosa vuol dire questo per un Animatore di Comunità?
Suggerisce a ciascuno di avere l’occhio evangelico che da un lato permette di vedere il segnale di pericolo del personalismo, e dall’altro lato consente di essere consapevoli che un AdC può fare la differenza nell’attuale società.
Il pericolo di legare il progetto Policoro diocesano a sé, di abitarlo in modo autoreferenziale, ponendo non i bisogni della comunità al centro, ma sé stessi e le proprie idee al centro della comunità.
La consapevolezza di avere tutte le carte in regola per essere sentinelle e compagni di viaggio di coloro che nella nostra società non sono visti e quindi esclusi o lasciati indietro.
In questo senso abitare la responsabilità dell’essere animatori di comunità significa vivere il proprio mandato con spirito di servizio e stile evangelico. Nel vangelo di Luca (Lc 12,37), Dio suggerisce la via e fa una promessa di felicità: «Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli». Nel quotidiano un AdC si mette in gioco con gioia, accoglienza, tenerezza, carità, ascolto, lungimiranza, responsabilità. E come dice Papa Francesco (tweet dicembre 2018): «La nostra vita diffonde luce quando si spende nel servizio. Il segreto della gioia è vivere per servire».
Beati gli Animatori di Comunità!