La progettazione Sociale 2013, nella proposta del Movimento Lavoratori di AC, ci consegna anche quest’anno l’immagine di un’Italia viva e vitale che crede nelle sue capacità e punta sulle proprie risorse.
Questo è anzitutto il dato di fondo emerso nel corso delle due giornate del 02 e 03 febbraio, grazie ai contributi degli ospiti che hanno portato il vissuto delle rispettive comunità di appartenenza, prospettando modelli virtuosi che (ed è questa una delle più belle risultanze) si sono tradotti in percorsi accessibili ed alla portata di tutti. Tali sono infatti le esperienze più note del Progetto Policoro o di Libera, come della Fondazione con il Sud, che in questi anni hanno contribuito a mettere a sistema un’idea bella di comunità che parte dal basso. Tale è, ancora, l’esperienza meno nota, ma ugualmente significativa della Comunità del Barbagianni di Roma, per il suo saper entrare nella quotidianità delle scelte e degli stili di vita. In questa cornice, allora, bene si iscrive la visita al GPII Pub, l’occasione irripetibile per scoprire una comunità al centro di Roma, tra le patinatissime vie del centro, oppure, ancora, il dialogo a tre voci della domenica mattina tra Giovani, Studenti e Lavoratori di AC per disegnare le prospettive di un futuro di sinergia che parte dalla progettazione per aprirsi a nuove strade. In questo, i progetti del 2012 ed i nuovi progetti, partecipanti al VI bando, rappresentano un modo unico di fare comunità, una proposta, un dialogo costante… una semplicità che genera il capolavoro. Dodici i partecipanti quest’anno, dal Nord al Sud della penisola, e quattro i premiati grazie al contributo dell’Azione Cattolica Italiana e dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali ed il Lavoro:”Barattolavoro” (diocesi di Pozzuoli): il progetto si prefigge di creare una comunità reale e, in seguito, virtuale, nella quale barattare le proprie competenze professionali, in modo del tutto gratuito, attraverso lelaborazione di un sistema di voucher da scambiare. Inizialmente, il progetto mira a sensibilizzare e raccogliere le offerte e le richieste di barattolavoro attorno al nucleo di alcune parrocchie della Diocesi di Pozzuoli, che fungeranno da attrattori di professionalità e luoghi di aggregazione sul territorio. Successivamente, i cittadini che vorranno aderire al progetto seguiranno un percorso di animazione etica del territorio e, nellultima fase del progetto, si realizzerà un sito web che illustri lidea e lo sviluppo del progetto e che raccolga le offerte di barattolavoro, con il fine di protrarre i benefici del progetto anche dopo la sua fine;”Tartallegre” (Latina): un progetto di inserimento lavorativo per disabili che coinvolge la comunità civile ed ecclesiale e si propone di dotare un gruppo di 6/8 ragazzi, già inseriti nelle attività dellassociazione HAbitaTerra, delle competenze teoriche e pratiche, dei materiali e delle attrezzature tecniche per consentirgli di sperimentarsi in una attività di decorazione e allestimento di eventi;”L’OCA – Oratorio Cittadino Adolescenti” di Imola vuole essere il primo progetto di animazione estiva di tipo stanziale della Diocesi di Imola, specificatamente rivolto ai ragazzi delle scuole superiori. Nasce dalla collaborazione con il Progetto Policoro per mettere al centro alcuni bisogni sociali del nostro tempo: dare una maggiore attenzione alla fascia di età 14-18; educare i giovani alla solidarietà, in tutte le sue forme; riportare all’interno dei percorsi formativi il tema del lavoro; sensibilizzare le nuove generazioni e la comunità territoriale ecclesiale e non al valore dell’educazione alla cittadinanza;”A spasso nel tempo” (Mileto – Nicotera – Tropea) è volto ad una generale valorizzazione del territorio, ponendo lartigianato come volano dello sviluppo turistico del paese. Lo scopo principale che il progetto si prefigge è quello di sensibilizzare le nuove generazioni rispetto ad alcuni lavori che vanno scomparendo e di conseguenza conoscere unaltra modalità di vivere leconomia. Lintervento ha come obiettivo quello di mettere in relazione i ragazzi e i giovani del luogo con le antiche e nuove forme di artigianato locale: si partirà dal presentare in modo teorico, a mezzo di incontro pubblico, ai ragazzi e giovani coinvolti alcuni artigiani del territorio ancora operanti o altri già in pensione e, successivamente, i ragazzi, in gruppo con i giovani, visiteranno alcune botteghe, incontrando e intervistando i lavoratori nel proprio ambiente. A loro ed a tutti i partecipanti che già dimostravano il desiderio di realizzare la propria idea al di là del risultato del bando, i migliori auguri di buon lavoro. Ai giovani di Nardò, Sorrento, Benevento e Molfetta, che hanno vinto lo scorso anno e che oggi si stanno organizzando per proseguire nelle loro attività, un immenso grazie.
Giuseppe Patta