9 Giugno 2010
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Progetto Policoro e Cooperativa Baobab: il bilancio sociale

“Raccontarsi significa capire e migliorare insieme”. È con questo spirito che la Cooperativa sociale Baobab Onlus di Termoli, da diversi anni impegnata nella promozione del commercio equo e solidale e di un nuovo modello di sviluppo, ha chiesto alle associazioni e a quanti in diverso modo hanno collaborato alla realizzazione delle sue attività, di descrivere il lavoro svolto insieme. Obiettivo? Redigere, oltre al bilancio economico, il bilancio sociale per raccontare appunto, e raccontarsi, i passi compiuti nel 2009.

 
 
Così esso è stato definito: “Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l’elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un’occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso della clientela, del proprio personale, dell’opinione pubblica”. Il Progetto Policoro della diocesi di Termoli – Larino ha sempre trovato nella Cooperativa, oltre che la condivisione di idee, un sostegno concreto per la realizzazione di attività e per questo ha risposto con gioia all’invito, nella consapevolezza di quanto possa essere utile ed interessante per un’impresa redigere il proprio bilancio sociale.
Di seguito il contributo del Progetto Policoro:
Il Progetto Policoro è un progetto organico della Chiesa Italiana, nato ormai quindici anni fa dalla volontà dei Vescovi di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione nel Sud del Paese e oggi presente in quasi tutte le diocesi del Mezzogiorno. Il Progetto, promosso dall’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, dall’Ufficio di Pastorale Giovanile e dalla Caritas, si avvale della collaborazione di associazioni, enti e movimenti della filiera dell’evangelizzazione (Azione Cattolica Italiana, Agesci, Gifra etc.) e della filiera della formazione (Confcooperative, Cenasca – Cisl, Sviluppo Italia, Banca Etica, Banca di Credito Cooperativo etc.). L’obiettivo del Progetto è duplice: da un lato, stimolare la riflessione di giovani sul mondo del lavoro e dall’altro accompagnare i giovani che vogliono avviare un’attività imprenditoriale.
Il Progetto Policoro, presente nella diocesi di Termoli – Larino dal 2003, ha trovato nel Baobab un interlocutore sempre attento e disponibile a dialogare sui temi dello sviluppo, della cooperazione, dell’economia e del lavoro. In particolar modo, durante il 2009, è stata realizzata insieme una significativa attività. Nell’ambito degli appuntamenti de l’Altroaperitivo promossi dalla cooperativa, il 9 ottobre 2009 si è tenuto un incontro sul tema “Lavoro precario? No, grazie!” in cui i partecipanti sono stati invitati a riflettere, attraverso la proiezione di un film e i piatti semplici della tradizione contadina, sul tema del lavoro come strumento per la realizzazione dell’individuo. Piatti semplici, dunque, legati alla tradizione termolese e ispirati alla cena di chi, dopo una dura giornata di lavoro, tornava a casa stanco, ma soddisfatto. La scelta non è stata affatto casuale, ma tendeva a sottolineare qual è il tipo di lavoro che sogniamo per i giovani oggi: un lavoro pieno, soddisfacente e che faccia arrivare a sera magari stanchi, ma con la certezza di aver lavorato con dignità e per il bene comune. Alla cena è seguita la proiezione del film “Si può fare” del regista Giulio Manfredonia con Claudio Bisio e Anita Caprioli. Il film è la storia di Nello, un imprenditore milanese, che si trova a dirigere la “Cooperativa 180”, costituita da ex pazienti di ospedali psichiatrici e così chiamata “in onore” della legge Basaglia. Credendo fortemente nella dignità del lavoro, Nello spinge ogni socio della cooperativa a imparare un mestiere per poter così uscire da una logica puramente assistenziale. Da qui si sviluppano poi una serie di alterne vicende, personali e della cooperativa, che spingono a riflettere sul tema del lavoro, della possibilità di lavorare in cooperativa e di inseguire un sogno anche quando esso appare irrealizzabile o addirittura assurdo, come appariva quello di Nello.
Il film, che i presenti hanno notevolmente apprezzato, è stato lo spunto per il dibattito in cui i giovani hanno raccontato le proprie esperienze lavorative, soprattutto quelle in ambito sociale con i disabili o con i tossicodipendenti, sottolineando l’arricchimento personale ricevuto e la bellezza di questo lavoro, troppo spesso però sotto pagato. In questa occasione, inoltre, la Cooperativa Baobab e la neo nata Cooperativa Senapa Etica, gesto concreto del Progetto Policoro, hanno avuto modo di raccontarsi mettendo in evidenza che, nonostante tutto, “si può fare”.
La collaborazione con il Baobab si è dunque rivelata proficua ed interessante tanto che, nell’ambito della programmazione annuale del Progetto Policoro, la cooperativa è stata inserita tra i soggetti della rete che si sta cercando di costruire sul territorio. Questo ci rende ottimisti e ci fa sperare di poter continuare a collaborare in futuro, partendo dal desiderio di autentico sviluppo che entrambi sogniamo per i giovani e per questa terra.