Ogni anno il Progetto Policoro chiede ai suoi animatori di partecipare ad uno dei campi estivi promossi dagli organismi di filiera. Quest’anno la nostra animatrice, Aurora, ha partecipato allo Smart Camp, organizzato dal MLAC (Movimento Lavoratori Azione Cattolica) delle regioni Lazio e Campania.
Il campo si è svolto tra il 28 e 30 luglio 2023 nella località di Casamari, all’interno della comunità delle suore cistercensi, accanto all’abbazia di Casamari.
Il titolo dell’evento era “Protagonisti del presente per disegnare il futuro”, suddiviso in tre macro temi.
Il primo era la preparazione alla settimana sociale di Trieste del prossimo anno. Il secondo era la partecipazione democratica e il terzo era il lavoro visto dalla prospettiva dei monaci.
Durante la prima giornata c’è stata la relazione di Monsignor Gianrico Ruzza che ha esortato i giovani partecipanti a prendere parte alla cinquantesima settimana sociale. Sottolineando l’importanza di una loro partecipazione attiva. Ha raccontato anche come anche nella fase preparatoria di questa settimana sociale siano stati coinvolti oltre 50 giovani, guidati proprio da un animatore di comunità senior, fondamentali soprattutto quanto concerne l’ambito della comunicazione. Questo momento è stato occasione di confronto con il vescovo per approfondire quali prospettive di impegno attendono il mondo cattolico italiano. Curioso il cambiamento che è stato proposto anche nell’intestazione della settimana sociale che è passata da settimana sociale dei cattolici italiani a settimana sociale dei cattolici in Italia. Volendo così comprendere anche tutti coloro che pur essendo cattolici non sono di nazionalità italiana.
La sera è stato proposto un laboratorio sulla valutazione di impatto sociale attraverso una metodologia specifica che aiuta coloro che propongono dei progetti sociali a capire quali siano stati risvolti dei progetti stessi e anche a quantificare i risultati numericamente. In serata c’è stata infine la
visita all’Isola dei Liri, una zona molto conosciuta, proprio a sottolineare l’importanza di partire dal territorio di appartenenza per costruire insieme il futuro.
La seconda giornata è stata aperta dalla visita dalla visita a Veroli, antica città preromana.
Qui si trova presente la basilica di Santa Maria Salome. Questo luogo è estremamente importante per la diffusione del cristianesimo nel nostro paese e nel mondo occidentale in quanto fu proprio qui che si recò insieme, ai figli Giacomo e Giovanni, Maria Salome, discepola di Gesù, moglie di Zebedeo, testimone della passione del Signore. In questo luogo risiedono ancora le sue spoglie.
La Basilica per questo motivo è un luogo privilegiato in cui è presente una delle scale Sante.
Qui i fedeli possono, percorrendola in ginocchia, ricevere l’indulgenza per i propri peccati. In Santa Maria Salome è presente anche una Porta Santa che si apre in occasione della festa della Santa, per 24 ore, e coloro che visitano in queste circostanze la basilica ricevono l’indulgenza piena. Qui il Rettore della Basilica ha celebrato la Santa Messa per il gruppo di giovani e proposto, durante l’omelia, delle sollecitazioni affinché riflettessero sul loro ruolo.
Al ritorno alla struttura ospitante è stato presentato il libro “lavoro 4.0.” avendo presente in aula uno dei due autori. Nel pomeriggio si è parlato di partecipazione democratica insieme al professor Ernesto Preziosi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. È stato un momento per ripercorrere
l’impegno politico dei cattolici all’interno della storia dello Stato Italiano e soprattutto di focalizzarsi sulla figura di Maria Eletta Martini, testimone di questo anno formativo del Progetto Policoro. Partigiana, politica di alto rilievo a servizio dei cittadini, una figura importante da riscoprire. Dimostrazione, come anche tanti altri suoi colleghi, che i cattolici in politica sono in grado di dare un contributo importante.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita dell’abbazia di Casamari e incontro con l’Abate e i monaci. Durante la visita all’abbazia, il monaco che ha fatto da guida ha voluto condividere con tutti i presenti la storia del loro ordine, nato dall’ordine benedettino che, se pur con delle modifiche tutt’ora segue la regola di San Benedetto. L’altro contributo importante è come loro interpretano il lavoro. La visione dei Frati è quella di una vita di comunione con Dio e con i fratelli. Il lavoro è quindi servizio, verso Dio e verso gli altri, e non ricerca di una gloria personale.
Il campo si è concluso con la celebrazione della Santa Messa proprio all’Abbazia di Casamari.
Aurora Fonnesu
A.d.C Diocesi di Iglesias