31 Maggio 2010
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Qualche gesto concreto a Catania

Il Centro Animazione Lavoro del Progetto Policoro, nato nel febbraio 2004, prosegue, all’interno dell’Arcidiocesi di Catania, le proprie attività di orientamento, formazione, informazione e accompagnamento al lavoro, ispirandosi sempre ai valori umani e cristiani di solidarietà, fiducia, reciprocità, legalità, responsabilità personale, autoimprenditorialità e cooperazione.

 
 
Espressione della nuova missionarietà della Chiesa italiana, il Progetto Policoro, infatti, si fa carico dei problemi della disoccupazione giovanile, e si impegna, attraverso i diversi Centri Servizi nati nelle diocesi del Meridione, nella valorizzazione di abilità personali e di gruppo, creando occasioni di incontro e di comunione, rapportando le risorse dei singoli alle attese e alle domande della comunità, promuovendo lo sviluppo e la realizzazione di iniziative progettuali, espressione della vitalità dei talenti di cui ciascun individuo è depositario e amministratore e dell’impegno a portare collaborazione originale al rinnovamento del mondo.
Diverse sono state in questi ultimi due anni le attività nate e incentivate nell’Arcidiocesi di Catania dal lavoro di promozione territoriale, sostegno e accompagnamento e dall’azione di supporto e di consulenza offerto dalla rete di collaborazioni creatasi, nel territorio diocesano, attraverso il Progetto Policoro. Tra le attività si ricorda: una società cooperativa a r. l. di beni culturali (“Sémata”); una ditta individuale di artigianato neonato e bambino (“Tenere Carezze”); un’Associazione olistica (“Scienza e Natura”); una gastronomia (“Nicola Ristorazione”) e una cooperativa sociale di artigianato tessile (“Arte Donna”).
La cooperativa di beni culturali (“Semata”) è nata dalla scommessa e dall’idea di otto colleghi universitari – tutti con la passione per l’archeologia, la storia e la cultura – di mettere a frutto le proprie competenze acquisite con lo studio e l’esperienza lavorativa e le potenzialità del patrimonio culturale siciliano. Oggi le sue attività spaziano dall’archeologia (scavo, catalogazione, restituzione grafica) alla valorizzazione, divulgazione e fruizione dei beni culturali (conferenze, laboratori, editoria, turismo culturale, mostre e allestimenti museali, eventi, ricostruzione storica).
La ditta individuale di artigianato neonato e bambino (“Tenere Carezze”) è nata sfruttando le opportunità del decreto legislativo 185 del 2000 sulle agevolazioni per il lavoro autonomo. Si occupa di confezionamento su misura di abiti da cerimonia (battesimi, prime comunioni, cresime etc.), corredini per neonati, ricami, commercializzazione di bomboniere artigianalmente prodotte.
L’Associazione olistica (“Scienza e Natura”) è nata, invece, dall’idea di un gruppo di mamme casalinghe di creare momenti di aggregazione e scambi di esperienze e cultura e dal desiderio di trasmettere alle nuove generazioni tradizioni, arti e mestieri antichi. Si occupa di consulenza erboristica, corsi di taglio e cucito, arte, cucina, tradizioni culinarie siciliane. In questi ultimi mesi sta ampliando il proprio settore organizzando attività di animazione e di recupero di materie scolastiche. Come prospettiva per il futuro, vorrebbe trasformarsi in cooperativa sociale.
La gastronomia (“Nicola Ristorazione”) è nata dal desiderio di un giovane chef – che da anni ha affinato le proprie competenze e abilità nel settore, lavorando presso svariati alberghi e ristoranti – di creare un’attività imprenditoriale autonoma, a gestione familiare. Si occupa di vendita al dettaglio di specialità alla griglia, polli allo spiedo, antipasti, primi piatti, contorni, tavola calda. In futuro vorrebbe ampliare le proprie attività al servizio di catering per matrimoni e cerimonie varie.
La cooperativa sociale di artigianato tessile (“Arte Donna”) è nata dall’idea di alcune donne, conosciutesi frequentando un corso di restauro di tessuti ricamati, di dare più visibilità e spendibilità sul mercato ad attività che realizzavano in precedenza solo privatamente. Oggi la cooperativa si occupa di produzione e lavorazione di manufatti in genere, restauro di tessuti e di stoffe d’epoca (bandiere, stendardi ecc.), ricami, sfilato siciliano, lavori di sartoria, creazione per la pellicceria, organizzazione di mostre per la divulgazione dei propri manufatti, attività di docenza presso corsi di formazione professionale per la promozione di attività di sartoria, produzione di abiti liturgici, vestitini per battesimi, abiti per prima comunione e tuniche per ministranti e diaconi; realizzazione di tovaglie d’altare, ricamate a mano e a macchina, e tutto ciò che concerne l’arredamento religioso.
Oltre alle esperienze descritte vi sono molte altre idee progettuali, imprenditoriali e cooperativistiche che attraverso l’azione di accompagnamento del Progetto Policoro stanno per concretizzarsi. Numerosi sono sempre i gruppi di giovani coi quali, dopo aver riflettuto su competenze, bisogni del territorio e fattibilità del progetto, si compila un breve piano di impresa e un preventivo con i costi annuali dell’iniziativa e con i quali si cercano le forme di finanziamento più adatte, con l’aiuto di esperti di cultura d’impresa di “Sviluppo Italia”, della Direzione Generale della “Task Force Lavoro” del Comune di Catania, del “Cenasca-Cisl” provinciale e dell’ “Agenzia Giovani” dell’assessorato alle politiche giovanili, realtà queste con le quali il Centro Animazione Lavoro ha creato rapporti di collaborazione.
 
Il Centro Animazione Lavoro riceve presso la Curia Arcivescovile di Catania, Via Vittorio Emanuele 159, tel. 0957159062 da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
 
 
Paola Commare