La Conferenza Episcopale Siciliana incontra il Progetto Policoro.
Un momento di verifica e riprogettazione del cammino delle tre pastorali coinvolte nel progetto.
Il 13 ottobre, presso il Collegio dei Padri Agostiniani di Palermo, si è tenuto un importante e storico incontro tra i direttori siciliani dei tre uffici promotori del Progetto Policoro e la CESI.
Lincontro è nato dalla necessità di confrontarsi sul cammino percorso dal progetto nelle varie diocesi, ma soprattutto per avere un momento di dialogo profondo con i Vescovi siciliani sulle tematiche sociali di grande interesse e attualità.
Allevento erano presenti i tre direttori nazionali: Don Angelo Casile (Ufficio per i problemi sociali e il lavoro), Don Nicolò Anselmi (Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile) e Francesco Marsico (vice direttore Caritas).
Lincontro si è aperto con un momento di preghiera e di verifica, a seguire il colloquio con i Vescovi siciliani, i quali hanno avuto modo di conoscere e approfondire, attraverso la relazione del Segr. Regionale Salvo Pennisi, i punti di forza e di debolezza del Progetto Policoro nella nostra regione. Sono 14 le diocesi che già portano avanti il progetto e altre due si stanno muovendo in questa direzione. E chiaro che il Progetto Policoro rappresenta una risposta concreta ai temi sociali, al problema della disoccupazione, in particolare quella giovanile, alle tante sfide culturali, spirituali e materiali che la nostra terra ci pone.
Dal confronto è emerso, tuttavia, che per una maggiore efficacia del progetto occorre lavorare in sinergia. Non basta il lavoro, seppur egregio e prezioso che svolgono i tanti Animatori di Comunità, occorre un accompagnamento e un sostegno costante da parte delle tre pastorali. Da qui lo slogan Ricomincio da tre
proprio per sottolineare limportanza di rimettere in mano il progetto ai tre uffici coinvolti. « Da tre perché ci educa ad uscire dai nostri individualismi. Progetto Policoro è uno stile, quello di vivere e lavorare in comunione » ha detto Mons. Russotto , vescovo delegato per la Pastorale Giovanile.
Lo stesso invito a superare individualismi, divisioni, stanchezza e impegni per lavorare in sinergia è stato fortemente espresso anche dai tre direttori nazionali; in particolare don Casile ha sottolineato come, in un momento in cui la Chiesa si interroga sempre più sulla necessità di lavorare in maniera integrata e integrale, lintuizione di Don Mario Operti e di chi, nel 1995, ha creduto e collaborato per la realizzazione di un progetto che rispondesse concretamente ai problemi del Sud dItalia, sia quanto mai profetica e lungimirante.
Quindi ricominciamo, con difficoltà forse, ma ricominciamo
perché abbiamo un compito importante: quello di portare il Vangelo in un mondo che oggi ha più che mai bisogno di speranza.
di Marzia Carrubba
Diocesi di Nicosia